Consegnato al presidente della Commissione Trasporti della Camera il documento sulla materia approvato a maggioranza in Consiglio comunale
REGGIO CALABRIA – Ha avuto luogo ieri pomeriggio a Palazzo San Giorgio la prevista presentazione al presidente della Commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita (Italia Viva) del Documento strategico su infrastrutture e mobilità per la città e l’area metropolitana di Reggio Calabria, varato – a maggioranza – nel Consiglio comunale del 23 marzo scorso.
Insieme a lei i sindaci facenti funzioni rispettivamente a livello comunale (Paolo Brunetti) e metropolitano (Carmelo Versace), davanti a una platea prevalentemente d’amministratori locali nella quale spiccava la presenza della punta di Diamante dei renziani calabresi, il senatore Ernesto Magorno, che appunto è anche sindaco della sua Diamante, centro balneare e artistico del Cosentino.
Dalla “strada della morte” alla Bovalino-Bagnara
Nelle parole di Brunetti e Versace, evidenziata l’attenzione nel redigere e integrare il documento presentato alla presidente Paita, alla Statale “106” anche detta “la strada della morte” – di cui recentemente s’è occupato a fondo il Consiglio regionale – e alle ulteriori potenzialità del porto di Gioia Tauro in combinata con una “vera” intermodalità e la Zona economica speciale ancora tutta da attuare.
E poi ancora, Versace ha ricordato infrastrutture nodali come la Bovalino-Bagnara («Bisogna capire una volta per tutte se si deve fare oppure no») e il ruolo ampiamente inespresso della jonica reggina, auspicando che con la parlamentare – peraltro collega di partito di Paolo Brunetti – si possano riprendere i contenuti del documento strategico, in maniera analitica, anche in ulteriori successivi incontri.
La Sacal? «Rispetti il Piano industriale»
Se Magorno, visti i tempi ristretti, ha rinunciato al proprio indirizzo di saluto, l’assessore comunale a Mobilità e Trasporti Mimmo Battaglia ha brevemente ma significativamente evocato l’attenzione al “sistema-Stretto”, ricordando ad esempio come i porti di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina siano stati di recente indicati come i tre porti più importanti del Paese per numero di passeggeri.
«Lancio una piccola proposta: sarebbe molto bello – ha detto fra l’altro Paolo Brunetti – se l’intera commissione Trasporti venisse a Reggio per toccare con mano le difficoltà che il nostro territorio vive quotidianamente, semplicemente per spostarsi verso la Capitale».
Quanto specificamente al trasporto aereo, poi, Brunetti ha fatto presente che «la Sacal deve assolutamente rispettare il Piano industriale in base al quale ha vinto l’appalto» per la gestione dei tre scali aeroportuali calabresi. Versace, ipotizzando una gestione diretta territoriale – con la famosa società di gestione specifica per l’Aeroporto dello Stretto o tramite una subconcessione –, ha osservato che ai tempi della Sogas le compagnie low-cost volavano da e per Reggio Calabria, sussisteva una pluralità di rotte e con più collegamenti. Mentre un’altra tematica scottante è quella del trasporto ferroviario: «Coprire in tre ore la distanza che c’è tra Reggio e Roma in treno è un problema non più rinviabile».
«Molti nodi annosi ora hanno dei punti fermi»
guida la Commissione Trasporti della Camera
«Occorre rispettare tempi brevi per terminare i progetti e canalizzare le risorse che non vengono dal Pnrr, tutto orientato sul settore ferroviario – ha affermato, per parte sua, Raffaella Paita –. Sull’Alta velocità, peraltro, bisogna ripensare gli assetti dell’intero Paese: la politica trasportistica non è certo immodificabile. Del resto, io sono qui per mettere a disposizione le mie competenze; anche se non possiamo nasconderci che in Parlamento abbiamo ancora soltanto un anno di legislatura davanti, col nostro lavoro possiamo incidere».
«Io guardo con ottimismo al futuro di questa terra: alcune questioni rimaste al palo da tanti anni cominciano a essere almeno inquadrate in una prospettiva certa, ad avere dei punti fermi. E penso agli 11,2 miliardi di euro di finanziamento per l’ “A2” Salerno-Reggio, alla nomina di un commissario per la realizzazione della Statale jonica Reggio-Taranto anche se le risorse sono ancora insufficienti, alla prospettiva d’elettrificazione dell’intero tracciato ferroviario… – ha scandito la presidente Paita ai cronisti –. Fra i temi da verificare, il rilancio della funzione portuale di Gioia Tauro, che vanta peraltro una buona guida. E ci sono tre aeroporti calabresi che meritano d’essere seguiti: da poco la questione societaria s’è in qualche modo sistemata, ora è il momento dello sviluppo e dei masterplan. Non dico sia tutto rose e fiori, ma anche i fondi del Pnrr potranno aiutare: e quelli stanziati per il Sud sono molto più ingenti di quelli accantonati per il Nord del Paese. Basta pensare a questa terra come a una Cenerentola».
Prospettiva, carrozze a idrogeno
Il Piano di ripresa e resilienza, peraltro, potrebbe permettere di realizzare anche progetti sfidanti. «Mi riferisco a soluzioni che ambientalmente sono più in grado di garantire il nostro futuro: sì, anche i convogli ferroviari alimentate a idrogeno – ha puntualizzato la Paita – Tutte le idee innovative che possono essere messe in campo per migliorare la nostra vita e dare prospettive occupazionali a questa zona sono da esplorare, da monitorare e, se ce ne sono le condizioni tecniche, da sostenere con decisione e con coraggio».
