Oggi il ricordo dei compagni del liceo Maurolico. Domani alle ore 10, gli amici, i colleghi ed i compagni di sport si riuniranno nei locali della Società Canottieri Thàlatta. La prossima settimana (la data verrà definita a breve), invece, il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università di Messina, presso il quale il dott. Michaud era assegnista di ricerca, intitolerà un’aula alla sua memoria

Il 17 gennaio di un anno fa in Antartide, a seguito di un’immersione nel tratto di mare che si trova davanti alla base italiana “Mario Zucchelli”, perdeva la vita il ricercatore dell’Ateneo Luigi Michaud. Diverse le iniziative per ricordarlo, in occasione dell’anniversario.

Un gruppo di compagni del liceo Maurolico ha deciso di ricordarlo con l’immagine di un cuore e un gabbiano. La sintesi della sua vita, bontà e mare. Un piccolo gesto per far sapere che Luigi con il suo immancabile sorriso non è mai stato dimenticato. Oggi, sulle bacheche dei suoi amici, fin dalle prime ore del mattino, verrà condiviso il logo con la scritta “Un cuore d’A mare”. Un piccolo gesto che può coinvolgere chiunque.

Domani, invece, alle ore 10, gli amici, i colleghi ed i compagni di sport si riuniranno nei locali della Società Canottieri Thàlatta (Via Vittorio Emanuele II). Durante la mattinata si procederà ad una breve traversata con barche di canottaggio, con a bordo i suoi ex compagni di squadra. Subito dopo, una commemorazione nel salone della Canottieri Thàlatta.

La prossima settimana (la data verrà definita a breve), invece, il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ambientali dell’Università di Messina, presso il quale il dott. Michaud era assegnista di ricerca, intitolerà un’aula alla sua memoria.

Il dott. Luigi Michaud era nato a Messina nel 1974, coniugato con due figli, si era laureato in Scienze Biologiche (indirizzo Biologico-Ecologico) nel 2001 e, successivamente, aveva conseguito il Dottorato di Ricerca in “Scienze Ambientali: Ambiente Marino e Risorse” nel 2007. Dal marzo 2010 era assegnista di ricerca. La sua attività di ricerca, iniziata sotto la guida della prof.ssa Vivia Bruni e successivamente con la supervisione del prof. Emilio De Domenico, era caratterizzata da un forte amore per il mare e per gli studi nell’ambito dell’ecologia microbica. Il dott. Michaud era già stato coinvolto in numerose spedizioni in Artide nell’ambito di diversi progetti che lo vedevano svolgere un ruolo attivo.