Si erano salutati nel lontano 1970 e hanno trascorso una serata per rievocare i vecchi tempi
MESSINA – I compagni della scuola media “Gallo” insieme dopo 55 anni. A raccontarlo è il giornalista Cesare Giorgianni, uno dei “ragazzi”: “Qualcuno non ha esitato a prendere l’aereo da Torino per essere presente, ieri sera, a un appuntamento atteso da ben 55 anni. Ad attenderlo, attorno a un tavolo, i suoi “compagnetti” della scuola media “Caio Domenico Gallo” (oggi Istituto comprensivo “Mazzini-Gallo” di via Natoli), che aveva visto per l’ultima volta nel lontano 1970. Hanno deciso di trascorrere una serata insieme, in un noto locale cittadino, quei ragazzi che dall’anno scolastico 1967-1968 iniziarono a frequentare, fianco a fianco, i tre anni di scuola (Sezione D)”.

Continua Giorgianni: “Ritrovarsi è stata una grande emozione per tutti. Con aneddoti e racconti di quel tempo, si sono sovrapposte anche informazioni sui loro percorsi professionali, sulle famiglie. Tra sorrisi e abbracci fraterni. Sì, fraterni, perché avere ancora voglia di rivedersi, di ricambiare affetto, non può che significare essere tutti uniti da un amorevole sentimento profondo di grande unione. Dopo aver finalmente trovato in fondo a un cassetto e “rispolverato” un’immagine di quella classe III D in posa, davanti al fotografo, per l’immancabile scatto di fine anno (era il 30 maggio 1970), la stessa è stata riprodotta e distribuita ai presenti”.
“L’originale, “ingiallito” dal tempo, ha però trovato nuovi “colori”, ma non solo materialmente, sulla carta. A dare infatti “colore” nei cuori di tutti quegli ex ragazzi, è stato il grande rispetto reciproco per un’amicizia vera, forte e consolidata, che li lega ormai da 55 anni”, conclude con emozione il giornalista.
Seduti al tavolo, da sinistra, nella foto in evidenza da adulti: Margherita Bambino, Filippo Bonaccorso, Antonella Cardia, Francesco Cristaudo, Filippo Gensabella, Carlo Emilio Prastaro, Cesare Giorgianni, Adele Di Giovanni, Pina Crea e Mariella Gemelli.

Ai ricordi si mescolano preziosi affetti rimasti intangibili.Ma è un revival che non a tutti piace,Qualcuno non c’è più,qualcuno ha avuto un percorso difficile,qualcuno diventato qualcuno snobba l’incontro.C’è da fare i conti con i denti mancanti,i capelli più radi,il peso che ha sfasciato la bellezza,la postura non più quella di un tempo.Ci sono passato,mi sono pentito.Ho provato un gran magone a ricordare.Alla fine tocca pure fare paragoni irriverenti con la fortuna sfacciata e la fortuna cieca.Sconsiglio di partecipare.Il ricordo non deve lasciare il posto a sentimentalismi passeggeri.Solo il ricordo è imperituro.Non guastiamolo.