Snam Rete e Gas, la Parrocchia di Torre Faro contesta le aree di intervento

Snam Rete e Gas, la Parrocchia di Torre Faro contesta le aree di intervento

Snam Rete e Gas, la Parrocchia di Torre Faro contesta le aree di intervento

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sabato 11 Agosto 2012 - 08:15

Scrive il componente del Consiglio della parrocchia, Andrea Risitano: “Abbiamo appreso che intento della Circoscrizione proponente e dell’assessore al ramo sia quello di investire 100mila euro in un area impropria adiacente alla casa canonica di Torre Faro. L’area su cui si intenderebbe intervenire interagisce con la proprietà della Parrocchia e con il limitrofo canale di collegamento del lago"

Ieri la denuncia di Futuro e Libertà sui finanziamenti a Torre Faro invece che a Faro Superiore (vedi correlato). Oggi la nota della parrocchia di Torre Faro, in merito alla vicenda. A scrivere è il componente del Consiglio della parrocchia ed ex presidente della VI circoscrizione, Andrea Risitano, che definisce l’intervento di Fli “incompleto”.

Scrive Risitano: “Da anni, gli interventi di Snam Rete e Gas sono blandi e non realmente risarcitori rispetto all’invadenza dell’opera sul territorio. Non sono mai stati realizzati campi sportivi, aree attrezzate e quant’altro di ciò che prevedevano gli accordi intercorsi tra Amministrazione comunale e Snam, che includevano opere compensative di urbanizzazione secondaria, dal costo di circa 100mila euro ciascuno, sul territorio di Faro Superiore. Queste opere sono da anni in via di definizione e mai in dirittura d’arrivo, nonostante la propaganda mediatica e politica”.

Risitano entra nello specifico della nota di Fli: “Abbiamo appreso che intento della Circoscrizione proponente e dell’assessore al ramo sia quello di investire 100mila euro in un area impropria adiacente alla casa canonica di Torre Faro. Area tra l’altro soggetta a diversi utilizzi in quanto soggetta al passaggio di cavi di alta tensione collegati alla cabina secondaria di fornitura elettrica che Enel e Comune hanno interrato in modo sconsiderato senza canalizzarli a norma di legge. L’area su cui si intenderebbe intervenire interagisce con la proprietà della Parrocchia e con il limitrofo canale di collegamento del lago. La Parrocchia sin dal 1992 a tutt’oggi ha fatto richiesta di acquisto di parte di quell’area poiché andrebbe ad integrarsi a quella di sua proprietà per destinarla ad attività di oratorio e scopi ricreativi e sociali. Sin dal 1992 la Parrocchia è in possesso di atti e documenti firmati da sindaci e dirigenti comunali atti alla volontà di vendita. Con delibera di Giunta e del Consiglio Comunale, nel 2009, quest’area, insieme ad altre 466 del territorio comunale, è stata destinata alla vendita, nonostante sia non edificabile e quindi poco redditizia”.

Il componente del Consiglio della Parrocchia spiega che il mese scorso la VI circoscrizione ha dato parere contrario alla vendita o al comodato d’uso dell’area per la Parrocchia “al fine di realizzare su quell’area un parco giochi pubblicizzando attraverso giornali un progetto redatto da privati e senza la copertura amministrativa e finanziaria nei termini di intervento da parte della Snam”.

Conclude Risitano: “La Parrocchia vigilerà su progetti, programmi proclamati e forse mai realizzati da chi in questi anni ha imparato a fare politica sulle spalle della gente. La nota dei Consiglieri è apprezzabile ma deve essere completa nella valutazione e nella finalità di perseguire scopi e diritti dei cittadini, senza peraltro scatenare la guerra tra poveri, volti alla tutela del territorio dalle aggressione pseudo politiche di qualche “bullo di quartiere””.

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