Proteste sulla nuova ordinanza anti tir. La Prefettura invita le parti al confronto

Proteste sulla nuova ordinanza anti tir. La Prefettura invita le parti al confronto

Ma.Ip.

Proteste sulla nuova ordinanza anti tir. La Prefettura invita le parti al confronto

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mercoledì 30 Ottobre 2013 - 21:00

La viceprefetto Maria Antonietta Cerniglia chiede al sindaco Accorinti di valutare la possibilità di un ulteriore confronto con i soggetti interessati. L’obiettivo è quello di apportare correttivi all’ordinanza anti tir in modo tale da non scontentare nessuno

I sindacati Orsa e Silpol, l’associazione degli autotrasportatori Aias, la ditta di autotrasporti Vedis, ed altri ancora. L’elenco degli scontenti per la nuova ordinanza anti tir (vedi correlato) è lungo. Le lamentele sono giunte fino in Prefettura e così il viceprefetto vicario, Maria Antonietta Cerniglia, “d’ordine del prefetto”, ha scritto al sindaco Accorinti e, per conoscenza, a tutte le parti interessate.

“Sono qui pervenute per conoscenza – si legge nella nota redatta dal viceprefetto – note di protesta in relazione alle recenti iniziative assunte dal Comune di Messina in materia di transito dei veicoli commerciali. In particolare, il sindacato Orsa dichiara attivato lo stato di agitazione di tutto il personale, paventando che, in conseguenza dell’ordinanza numero 488 del 21 ottobre 2013, la società Blueferries riduca le corse giornaliere di attraversamento dello Stretto con pesanti ricadute sui livelli occupazionali. L’Associazione A.I.A.S. lamenta invece inaccettabili tempi di attesa dei mezzi all’approdo di Tremestieri e conseguenti deterioramenti delle merci trasportate. Anche la ditta di autotrasporti VE.DI.S. s.r.l, vettore di E.N.I., segnala grosse difficoltà per i1 rifornimento delle stazioni di servizio all’interno della città di Messina. Tali difficoltà penalizzerebbero gli utenti e cagionerebbero danni a più soggetti interessati. A ciò si aggiunge la protesta, riportata dalla stampa, di un sindacato degli operatori della polizia municipale che lamenta disagi degli stessi in relazione si turni di servizio”.

In considerazione di tutto ciò, la Prefettura prega il sindaco “di valutare la possibilità di un ulteriore confronto con i soggetti interessati, volto ad un approfondimento della complessa tematica ed all’introduzione di possibili correttivi”.

Sull’argomento, arriva anche la nota di Cgil, Cisl e Uil: “La vicenda tir così come il riassetto della mobilità cittadina e, più in generale, i servizi, la tutela delle fasce più deboli, ed i mille ed altri problemi che impediscono da anni ai messinesi di vivere una esistenza normale, non possono essere risolti con l’improvvisazione – scrivono in un comunicato congiunto -. Ma proprio perché cronici e complessi necessitano invece della dovuta programmazione”.

Per i tre sindacati confederali, “l’amministrazione comunale se vuole affrontare seriamente le questioni che per anni altri hanno preferito rimandare, deve lavorare rapidamente in direzione di soluzioni strutturali e definitive, confrontandosi con portatori di interessi diffusi e non solo con corporazioni ed egoismi”.

4 commenti

  1. Quanti bla bla inutili, era sufficiente dire “procedete con i vostri giochetti di facciata ma non disturbate le tasche dei xxxxxx”.

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  2. Chi si dovrebbe lamentare siamo noi cittadini non gli autotrasportatori.. Fuori i tir dalla città…..

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  3. Decenni di immobilismo amministrativo hanno fatto prevalere la legge del più forte e la consuetudine: guai a guastare la festa ai xxxxxx, guai a disturbare i padroni della strada (gli autotrasportatori), guai a mandare sulla strada un pò di vigili (vista l’età e gli acciacchi), ed ora ci si mette Blueferries che nella migliore tradizione padronale minaccia licenziamenti, stile ILVA di Taranto. E i sindacati confederali che fanno, dopo aver assistito per anni inermi (se non conniventi) allo smantellamento generale di ogni attività produttiva ed ogni diritto? Invoca soluzioni strutturali e definitive, quando una soluzione strutturale e definitiva (forse), come sanno pure le pietre, ci sarà solo a dicembre con il completamento dei lavori a Tremestieri, quindi aria fritta…invece di fare nomi e cognomi ed invitare una volta tanto anche i propri iscritti a fare il proprio dovere (specie fra gli impiegati comunali).
    Può un’intera popolazione sottostare agli interessi di pochi?
    Dal sindaco ci aspettiamo che parli chiaro ed agisca di conseguenza, senza farsi intimorire, dai nemici e soprattutto dagli amici (e vaddati).

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  4. Salvatore Vernaci 1 Novembre 2013 16:39

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini – ritiene sbagliato fare lotta e polemiche politiche sui problemi vitali della Città. Il tema centrale di Messina, definita, a ragione, “La Porta della Sicilia”, è quello della mobilità e/o della sostenibilità del traffico. Problemi, che le varie Amministrazioni che si sono succedute negli anni, compresa la Presente , hanno sempre sbandierato nei programmi, ma hanno fatto poco e/o nulla in concreto, almeno fino ad oggi. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 settembre 2006, era stato dichiarato lo stato di emergenza ambientale, determinatosi nella Città di Messina nel settore del traffico e della mobilità, in considerazione che Messina costituisce il crocevia di uomini e merci da e per l’Italia. Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3633 del 5 dicembre 2007, erano stati previsti n. 13 specifici interventi per superare lo stato di emergenza del traffico nella Città di Messina. Oltre all’approdo di Tremestieri, al primo posto, nell’elenco degli interventi, vi era: “Individuazione di misure efficaci per la disciplina del traffico, della viabilità, del controllo della sosta e per il miglioramento della circolazione stradale. Era data la possibilità ed il finanziamento “ per il potenziamento dell’efficacia operativa del Corpo municipale, attivando contratti di lavoro subordinato a tempo determinato nel limite massimo di 200 (duecento) unità”. Orbene le Amministrazioni ordinarie e straordinarie hanno avuto, purtroppo, il torto di non avere valutato pienamente la situazione ed avere abdicato ai poteri speciali, non mettendo in atto nessun provvedimento di protesta quando è stata dichiarata “terminata” l’emergenza del traffico in Città e, di conseguenza, non rinnovati i poteri speciali. Oggi Messina ha una viabilità caotica, un sistema infrastrutturale che consiste in approdi che dipendono dalle condizioni meteo climatiche, da svincoli e tangenziali sottodimensionati, parcheggi selvaggi, Vigili Urbani palesemente insufficienti e permanente mancanza di regole e controlli. Dalla nuova Amministrazione ci si aspettava tanto, veramente tanto…La prima defaillance Renato Accorinti l’ha data, inspiegabilmente, nel non avere prorogato o rinnovato il contratto dei 20 ex Agenti di P.M., quando CITTADINANZATTIVA l’aveva espressamente richiesto, perché l’OCDPC n. 93 del 13 giugno 2013 lo demandava all’Amministrazione comunale, Organo competente a verificare e coordinare il completamento degli interventi da eseguirsi nel contesto di criticità ambientale determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nella Città (art. 1). Il non avere prorogato e/o rinnovato quel contratto, quando in contabilità speciale a carico della Protezione Civile, vi sono ancora 450.000 euro destinati ai Vigili, che risultano non spesi, perché si era fatto fronte con fondi comunali, vuol dire che l’Amministrazione non ha ponderato bene la gravità dell’emergenza traffico. Ora scoppia il caso dell’Ordinanza TIR. Come mai il Sindaco Accorinti non ha ritenuto di informare (illustrare) in Consiglio Comunale i termini e le condizioni dell’Ordinanza anti TIR? Un provvedimento così importante avrebbe dovuto avere un iter trasparente, chiaro e condiviso, perché “vietare” l’accesso nel Centro Città ai TIR «è un fatto di civiltà e di attenzione alla qualità della vita dei Messinesi». Come mai il Consiglio Comunale, Organo di controllo sull’Esecutivo non ha ritenuto, quando la Stampa giornalmente parlava di questa Ordinanza “incriminata” in itinere, chiedere d’urgenza una convocazione di Consiglio Straordinario ed invitare il Sindaco a chiarire la portata dell’Ordinanza che si apprestava ad adottare? Bisogna ritenere che la prima ordinanza sia scaturita da un tavolo tecnico dove fossero presenti tutti gli Organi interessati, compreso il Comandante Calogero Ferlisi, il quale avrà approvato i termini e le condizioni imposti nell’ordinanza. Stando così le cose, qualsiasi modifica alla prima Ordinanza, avrebbe dovuto essere concordata, motivata e condivisa da tutti gli Attori. Perché così non è stato? Le dimissioni del Comandante del Corpo Calogero Ferlisi, dettate probabilmente in un momento d’impeto e di insoddisfazione della piega che avrà preso la riunione tecnica sulle modifiche da apportare alla prima Ordinanza, andrebbero valutate serenamente, obiettivamente, ascoltando le ragioni dell’interessato e RESPINTE. Il Comandante del Corpo di P.M. è colui che, più di ogni altro, ha il polso della situazione ambientale e del traffico della Città e, quindi andrebbe attentamente ascoltato. Il Corpo di Polizia Municipale dipende esclusivamente dal Sindaco ed è il Primo Cittadino che ne può e ne deve disporre; non può essere delegato all’esecuzione di atti, provvedimenti e disposizioni di altri Organi, anche se Autorevoli, estranei al Comune. Il Sindaco non può demandare e/o affidare alla società che gestisce l’approdo di Tremestieri la decisione di concedere le possibili deroghe. CITTADINANZATTIVA invita l’Amministrazione comunale a costituire una postazione di Vigilanza in loco, 24 ore su 24 ore, riassumendo i 20 Agenti di P.M., adibendoli, con turni, a questo esplicito servizio e dia gli ampi poteri unicamente ed esclusivamente al Comandante del Corpo di P.M. Avv. Calogero Ferlisi, con il quale il Gestore dell’Approdo di Tremestieri potrà raccordarsi, in un clima di fattiva collaborazione.

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