A ciascuno le proprie responsabilità. Ne prendono coscienza i consiglieri comunali, lo sottolinea il sindaco Buzzanca. Il primo cittadino in una nota inviata ieri riguardo le notizie sulla sforamento del patto di stabilità, specifica infatti che “la legge attribuisce con chiarezza compiti e responsabilità a tutti gli organi comunali”. E specifica poi: “Nulla di nuovo sotto il sole circa la possibilità che il Comune con riferimento al 2011 possa sforare il patto di stabilità. A contestare la rigidità dei parametri contenuti nella legge di stabilità, d’altronde, sono in buona compagnia a partire dal Sindaco di Torino, Piero Fassino.Messina, nonostante la gravissima crisi finanziaria ed il consistente taglio di trasferimenti erariali (Stato e Regione) pari a circa 18 milioni di euro rischierebbe di sforare il Patto di stabilità soltanto per il trasferimento di circa 23 milioni al Commissario delegato per l’emergenza traffico ed in particolare per la realizzazione ed il completamento degli svincoli. Il Comune di Messina ha già contestato al Dipartimento della Protezione civile l’applicazione dei parametri con riferimento alle somme erogate al Commissario ed è in attesa di una decisione da parte del competente Ministero, al quale ha, appunto, chiesto la deroga. Per la restante somma, poco più di 4 milioni, gli uffici sono stati sollecitati ad effettuare gli opportuni riscontri. Sollevare polveroni e bagnarsi prima che piova non è il modo migliore per affrontare i gravi problemi con cui la mia Amministrazione ha dovuto fare i conti sin dall’insediamento In ogni caso, con la chiarezza di sempre, non ho alcuna difficoltà ad affermare che, se mai dovessimo sforare il patto di stabilità per aver consentito dopo 30 anni la realizzazione degli svincoli, sarò fiero della decisione assunta rispetto a parametri assolutamente inaccettabili, incomprensibili e paradossali che penalizzerebbero i Comuni che investono le somme a disposizione, in questo caso, addirittura, per la realizzazione di un’opera oggetto della dichiarazione dello stato di emergenza”.
