La lunga avventura di Ezio Castellano: da Barcellona al bistrot sul Monte Rosa

La lunga avventura di Ezio Castellano: da Barcellona al bistrot sul Monte Rosa

Giuseppe Fontana

La lunga avventura di Ezio Castellano: da Barcellona al bistrot sul Monte Rosa

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domenica 24 Dicembre 2023 - 10:23

Partito a 23 anni dalla Sicilia verso Milano, il messinese dopo vari "incastri" è ora al confine con la Svizzera: "Regalare emozioni con il cibo è come farlo con la musica"

MACUGNAGA (VC) – Forse, anzi sicuramente, nemmeno lo stesso Ezio Castellano, siciliano che ormai da tempo ha lasciato la “sua” Barcellona Pozzo di Gotto, poteva immaginare che un giorno avrebbe guidato la cucina di un bistrot (il “La Stube”) sul Monte Rosa. Invece il lungo viaggio da emigrato dell’allora 23enne messinese, partito verso Milano in cerca di gloria nella musica, lo ha portato, passo dopo passo, e “incastro” dopo incastro, fino al confine con la Svizzera, a Macugnaga, piccolo comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. La passione per la musica c’è ancora, ma intanto è fiorita quella per la cucina e per la Raclette, una vera specialità, ricetta tipica del luogo a base di formaggio.

Ezio è partito a 23 anni

E sempre per un gioco di incastri e incroci, non è raro veder passare da lì altri messinesi o siciliani, in vacanza e inconsapevolmente seduti al tavolo di un conterraneo. Ezio è partito a 23 anni e lui stesso spiega perché. A spingerlo è stata “la musica e la voglia di vivere un’avventura in una città in cui c’era un fermento musicale pazzesco al quale ho avuto il grande privilegio di contribuire e farne parte in maniera attiva per tutti questi anni, tanto che Milano è diventata a tutti gli effetti la mia seconda casa”.

“A Milano tante difficoltà ma anche molte soddisfazioni”

Il capoluogo lombardo lo ha attirato come fa con tanti messinesi e siciliani ormai da anni: “Ci sono state tantissime difficoltà, ma altrettante sono state le soddisfazioni. Ho vissuto di musica girando l’Italia con i miei progetti, ho messo su famiglia, ho creato una splendida rete di affetti, mi sono dedicato ad ogni tipo di lavoro che potesse arricchirmi umanamente e professionalmente… e senza ombra di dubbio posso affermare che Milano mi ha sempre dato una possibilità. Barcellona è casa mia e sempre lo sarà; sono legato visceralmente alle mie radici ed alla mia terra, tant’è che ho attraversato anche dei momenti in cui mi sono sentito ‘fuori posto’, ma adesso, a 40 anni, ho più o meno capito come vivere questi dissidi in maniera equilibrata e con una buona dose di serenità”.

“Milano – ha proseguito spiegando cos’ha trovato lontano dalla Sicilia – ti fa comprendere che forse puoi realizzare quello che desideri, ti offre gli strumenti e le opportunità per concretizzare i tuoi obbiettivi e per dar voce alle tue passioni e soprattutto ti stimola e ti incentiva se hai delle abilità. Si dice che Milano sia ‘cinica’: in parte lo è, ma dipende molto dall’attitudine con la quale scegli di viverla. Io, ad esempio, ho creato intorno a me una comunità che mi fa sentire ‘a casa’, una rete di affetti non tanto diversa da quella barcellonese”.

La passione per la cucina

Intanto le passioni di Ezio sono cresciute di pari passo. Accanto alla musica c’è sempre sta la cucina: “Ho sempre pensato che regalare una bella serata conviviale con buon cibo e buon vino non è tanto diverso dal regalare una serata all’insegna di canzoni e musica”. E questo mix lo ha portato a cambiare: “Non so dove mi porterà questa avventura sul Monte Rosa, ma di certo ti dico che sento di essere nel posto giusto al momento giusto. Sono arrivato qui perché alcuni incontri non sono fortuiti. Mi sono sposato in una bellissima cascina vicino Novara, lì ho conosciuto e stretto un legame con i proprietari della location. Il rapporto con loro si è fortificato nel tempo tanto che – sapendo che ero alla ricerca di nuovi stimoli – mi hanno proposto di prendere in gestione questo ristorante all’interno del loro residence. Da li è iniziata la mia avventura con le Raclette”.

Un solo sogno: “Vivere in armonia”

In questo gioco di partenza e arrivi, Ezio ha costruito la sua vita, “tirato su famiglia” e trovato il proprio posto nel mondo. Oggi sa con certezza cosa vuole: “Voglio vivere ‘in armonia’. Null’altro. Qualunque cosa io faccia, ovunque io sia. Desidero solo vivere saggiamente, in armonia con la bellezza che mi circonda ogni giorno. Il resto non conta. Se penso mai al ritorno a Barcellona? Sì. Non c’è giorno che passa in cui non ne senta la mancanza e credo che sarà così ancora per tanto tempo. La vita è un’avventura e le cose belle rimangono e ritornano, sempre”.

Un commento

  1. Coraggio nipotone mio bello,sono certo che farai faville. Un abbraccio affettuoso, zio Dario

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