“La metamorfosi di Europa” al Taobuk: 30 voci a leggere il nostro futuro

“La metamorfosi di Europa” al Taobuk: 30 voci a leggere il nostro futuro

Emanuela Giorgianni

“La metamorfosi di Europa” al Taobuk: 30 voci a leggere il nostro futuro

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giovedì 15 Aprile 2021 - 14:08

La Conferenza di Messina e Taormina accoglierà celebri intellettuali, giornalisti, sociologi, per raccontare le trasformazioni del Vecchio Continente

“Sulle sponde del Mediterraneo nasce la leggenda di Europa, prima rapita da Zeus con le sembianze di un toro, e poi regina di Creta. E proprio su Europa si interrogheranno 30 grandi voci del pensiero e della cultura, tra le sfide della pandemia e le proposte necessarie per costruire un Manifesto di rilancio del progetto europeo”. Con queste parole la giornalista Caterina Andò presenta “La metamorfosi di Europa”.

La Conferenza di Messina e Taormina

“La metamorfosi di Europa” è, infatti, la seconda Conferenza di Messina e Taormina; si svolgerà dal 18 al 20 giugno nell’ambito dell’undicesima edizione del festival Taobuk (che inizierà il 17 e terminerà il 21 giugno), sostenuto e promosso dalla Regione Siciliana.

La Conferenza, in collaborazione con il Think Tank Vision, con il supporto dell’Università degli Studi di Messina e del Comune di Taormina, accoglierà celebri intellettuali, giornalisti, sociologi, autori internazionali, storici, in una polifonia di 30 grandi voci, per riflettere sul futuro del Vecchio Continente e le sue trasformazioni. Una riflessione sulla metamorfosi nella quale ci troviamo tutti, non solo drammatica ma anche portatrice di una idea forte di rinascita.

Tutto muta

“Tutto muta, nulla perisce, insegna nelle sue Metamorfosi Ovidio – dichiara Antonella Ferrara, Presidente e Direttrice Artistica di Taobuk. Affronteremo il tema delle trasmutazioni profonde legate alla metaformosi che stiamo attraversando. Come affrontarle? È fondamentale ripensarci in una prospettiva globale di trasformazione”.

Unità nella diversità

Alla conferenza digitale di presentazione hanno partecipato tante voci autorevoli.

Manlio Messina, Assessore per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo della Regione Siciliana, ha sottolineato come questa metamorfosi dell’Europa debba farci riflettere tutti. “L’Europa è ricca di tante culture, di tante radici, di tante sfaccettature ed esperienze e nasce proprio come identità unica e diversa nelle sue ramificazioni. È verissimo che dobbiamo camminare all’unisono su temi importanti come sanità, sicurezza, legislazione, ma l’Europa deve anche continuare a valorizzare le sue diversità, la storia di ogni nazione, unire un popolo proprio nelle differenze. Questa deve essere la metamorfosi dell’Europa del futuro; la diversità è la nostra forza”.

Senza cultura non vi è ripartenza

Il Sindaco di Taormina Mario Bolognari ha ringraziato Taobuk per regalare a tutti un momento di grande speranza: “La riapertura del 2021 deve essere definitiva, e senza i luoghi della cultura non può avvenire davvero, senza cultura manca la linfa vitale necessaria alla comunità; il rilancio dell’economia e del turismo parte da qui. L’Unione Europea sta vivendo un momento di forte difficoltà, ma dobbiamo rinascere attualizzando le stesse radici del nostro stare insieme”.

Tempo di opportunità

“La pandemia ha generato uno shock e una profonda emergenza, alla quale la nostra società ha reagito con forza, solidarietà e resilienza. La nostra economia sta soffrendo molto; a paragone con gli Stati Uniti notiamo che i processi decisionali riguardo alla sanità o ai vaccini sono più lenti, ma da queste lezioni dobbiamo imparare per reagire urgentemente. È un tempo di opportunità e cambiamento per l’Europa, di un nuovo inizio per tutti noi. Penso sia grandioso che Taobuk e Vision possano offrire un impatto importante proprio in questo momento. Dopo le crisi del 2008, del 2010, la pandemia che stiamo attraversando, la Conferenza di Messina e Taormina ci permetterà di prepararci ad affrontare i pericoli” dichiara il giornalista e saggista Bill Emmott, tradotto da Giustina Pennisi.

Gaetano Armao, Vice Presidente della Regione Siciliana, continua: “Stiamo vivendo una metamoforsi fortissima che avremo modo di esaminare in tutti i passi fondamentali che, tra fallimenti e successi, l’hanno creata. Siamo di fronte a un biennio di grandi cambiamenti ma vi è, già, un’Europa nuova di solidarietà e unità da cui partire. Innovazione e tradizione insieme creeranno una Sicilia che non faccia scappare i ragazzi ma dia loro opportunità di futuro e di vita”.

La metamorfosi dell’istruzione

Giovanni Moschella, Prorettore dell’Università degli Studi di Messina, mette in luce la forte reazione che l’Università ha avuto ai cambiamenti portati dalla pandemia: “Messina sta rispondendo efficacemente alla sfida di questa metamorfosi, così l’Università. Abbiamo uno scenario totalmente cambiato, tanto a livello politico quanto a livello istituzionale; l’Università ha dovuto rimodulare il suo approccio, ha creato una metodologia differente. Anche se speriamo di tornare presto in presenza, il supporto dato dalla tecnologia alle metodologie didattiche ha generato nuovi obiettivi formativi e una nuova riflessione sulle figure professionali per adeguarci al futuro”.

Crisi come possibilità di scelta

A parlare ancora di cultura e istruzione è Stefania Giannini, Vice Direttore Generale Unesco per il settore educazione. “Sono due i settori pubblici drammaticamente colpiti, Istruzione e Cultura. Una situazione senza precedenti ci obbliga a riflettere e ad accogliere la faccia positiva della crisi; il termine crisi indica, infatti, la possibilità di scelta, di decisione. Dobbiamo imparare una lezione importante: non c’è soluzione che nessun Paese possa trovare da solo, va valorizzato il multiculturalismo; va riscoperta l’importanza della scuola come luogo dove non solo si trasmette conoscenza ma si trova protezione sociale. La cultura non è un lusso, è asse portante della nostra società, deve trovarsi al centro di un nuovo modello di sviluppo. Così, con cauto ottimismo, vedo per noi la possibilità di una rigenerazione. La metamorfosi dell’Europa è importante per le metamorfosi del mondo”.

Aprirci all’altro

Lo storico, filologo e accademico Luciano Canfora spiega come la crisi in cui siamo immersi debba farci aprire all’altro. “Tutti stiamo cambiando, le patrie dovranno ritrovarsi senza perdere i loro connotati. Sono d’accordo con quanto detto: unità nella diversità, è la formula che potrà aprirci molte porte”.

Le linee guida della Conferenza

Antonella Ferrara, infine, rivela il cuore della Conferenza. “La metamorfosi è un tema antichissimo, in cui Kafka è un passaggio necessario, e le metamorfosi della società sono andate ben oltre la nostra immaginazione, il digitale, l’inquinamento, l’intelligenza artificiale, adesso la pandemia. La metamorfosi è la radice stessa del mito fondativo di Europa. La principale ambizione del Taobuk è alimentare le idee e aprire un dialogo dal respiro costante, per questo sono tre le linee di indagine fondamentali della Conferenza, con tre gruppi di lavoro ad esse dedicati: le piattaforme digitali e globali in rapporto alla leadership del ventunesimo secolo; la Next Generation Wealth e la sfida della pandemia. Tre sessioni plenarie saranno dedicate ad altri temi, dalle criticità da trasformare in opportunità e dalle necessità politiche di coesione alle operazioni positive di rilancio, tutte riflessioni che confluiranno nel Manifesto, pubblicato al termine della Conferenza”.

È Francesco Grillo, Direttore di Vision Think Tank, poi, a concludere la presentazione: “Mi sento di sottolineare un messaggio, la Conferenza nasce da uno stimolo fortemente europeista, Europa che è oggi in forte difficoltà, ed ogni europeista deve saperlo. Noi vogliamo offrire un atto di amore ma anche di consapevolezza, la constatazione sincera che l’Europa del ventunesimo secolo debba cambiare per sopravvivere”.

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