La "Pelagia Noctiluca", la medusa che infesta il Mediterraneo

La “Pelagia Noctiluca”, la medusa che infesta il Mediterraneo

Daniele Ingemi

La “Pelagia Noctiluca”, la medusa che infesta il Mediterraneo

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lunedì 01 Luglio 2019 - 17:28

In questi giorni si sono osservate grandi concentrazioni anche sullo Stretto e sul litorale ionico

In questi giorni nelle acque dello Stretto di Messina si sta osservando un nuovo corposo passaggio di meduse, della specie Pelagia Noctiluca (la più comune nel Mediterraneo e la più comune nei nostri mari). Queste meduse sono trasportate dalla forte corrente “scendente” (direzione da Nord a Sud) che quotidianamente entra nella parte centrale dello Stretto di Messina raggiungendo la massima velocità, a seguito del colmamento dell’intenso “gradiente di marea” che periodicamente si instaura tra il basso Tirreno e il mar Ionio. Proprio la scorsa settimana lungo lo Stretto di Messina si è osservata un’autentica scia, scientificamente definite “bloom”, ossia grandi aggregazioni che possono arrivare a concentrazioni molto elevate, circa 600 individui per metro cubo.

La riproduzione della Pelagia Noctiluca avviene a inizio primavera, con la fecondazione da parte del maschio delle uova espulse dagli esemplari femmina. Dalle uova fecondate si sviluppano delle larve ciliate, le Planule, che si spostano liberalmente nel mare, seguendo gli spostamenti dei venti e delle correnti marine dominanti. Le Planule si evolvono poi in piccole meduse appiattite già dotate di liquido urticante. L’individuo arriva a maturazione completa in estate, generalmente nella prima parte del periodo estivo.

Un esemplare di Pelagia Noctiluca

Nonostante le concentrazioni molto elevate in questo periodo dell’anno è normale assistere al loro passaggio, soprattutto lungo lo Stretto di Messina e sulla costa ionica, dove i venti e le correnti le spingono a ridosso della linea di costa. Grazie alla tecnologia oggi è possibile, tramite il nostro smartphone, consultare delle APP gratuite, come quella di “Meteo Meduse”, che ci permettono di conoscere in tempo (quasi) reale i loro spostamenti lungo la costa italiana. Stando alle forti correnti di marea questa grande scia di meduse nelle prossime ore si dovrebbe spostare verso lo Ionio, transitando davanti i litorali del messinese ionico, da Capo Scaletta fino a Capo Taormina, dove si potranno presentare temporanei “bloom”.

Buona parte di questi “bloom” molto probabilmente si disperderanno sullo Ionio, mentre una parte potrebbe risalire verso le coste del reggino venendo agganciati dalla corrente “Montante” (che risale lo stretto da Sud a Nord), entrando così nel circuito dello Stretto. Sullo Stretto, come lungo la riviera ionica, solo con i venti di terra (maestrale o ponente) le meduse tendono a disperdersi in mare aperto, mentre con il grecale o la brezza da sud le meduse si avvicinano alla costa.

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