"Sarà necessario capire molte cose specie se, come trapelato da alcune testimonianze, mancavano le firme della liberatoria prima di salire sui gommoni"
CASTROVILLARI – Dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sul corpo di Denise Galatà, è stata disposta l’autopsia. Gli inquirenti vogliono accertare le cause del decesso della giovane, sbalzata nel fiume dopo l’urto tra il gommone sul quale si trovava la giovane insieme ad alcuni compagni ed insegnanti, mentre facevano rafting lungo il Fiume Lao, nel Comune di Laino Borgo, in provincia di Cosenza. Nel frattempo il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione, il sociologo Antonio Marziale, nell’esprimere anche lui, il suo più vivo cordoglio alla famiglia di Denise Galatà, asserisce che “una volta finita l’ora del dolore, sarà necessario capire molte cose, specie alla luce di quanto ha affermato una compagna che ha assistito all’incidente costato la vita a Denise, secondo la quale le acque erano agitate, mentre altre testimonianze parlano addirittura di mancata firma della liberatoria prima di salire sui gommoni”.
La responsabilità della scuola è ineccepibile, si procederà senza dubbi a un procedimento in sede giudiziaria.