"La Sicilia prima per spreco d'acqua, serve un dissalatore ma soprattutto una svolta"

“La Sicilia prima per spreco d’acqua, serve un dissalatore ma soprattutto una svolta”

.

“La Sicilia prima per spreco d’acqua, serve un dissalatore ma soprattutto una svolta”

Tag:

. |
venerdì 07 Aprile 2023 - 10:10

L'intervento di Pippo Previti, vicesegretario della Dc, Democrazia cristiana

Da Pippo Previti, ex presidente del Consiglio comunale e vicesegretario della Dc, Democrazia cristiana, riceviamo e pubblichiamo.

Circa tre anni fa, in occasione di una pubblica consultazione sulle varie priorità da affrontare, scrissi alla ministra (senza portafoglio sic!) di allora, con delega per il Sud e Coesione sociale, Mara Carfagna, indicando, oltre la necessità della sollecita realizzazione del Ponte sullo Stretto, anche l’importanza e l’urgenza di creare in ogni regione d’Italia, almeno un dissalatore di ultima generazione.

Pensare che oggi, oltre due miliardi di persone, soffrono  e addirittura alcune decine di migliaia muoiono ogni anno perché non hanno la possibilità di avere l’accesso ad acqua sicura e potabile, mentre circa i tre quarti della superficie terrestre, precisamente il 71%, sono ricoperti dall’acqua di oceani, mari, laghi, fiumi, ghiacciai, fa veramente male. E il futuro, in base alle prospettive degli analisti, sembra ancora peggio con funeste previsioni di guerre per accaparrarsi il prezioso liquido.

Il rapporto di Cittadinanzattiva

In Italia, in base al rapporto annuale di Cittadinanzattiva, non siamo messi proprio bene e la Sicilia, secondo l’Istat, è al primo posto per lo spreco dell’acqua, oltre il 42% solo nel 2020. I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale della temperatura spingono verso soluzioni che contemplino, oltre al risparmio e alla migliore efficienza delle reti idriche, anche alla raccolta delle acque meteoriche e all’uso di dissalatori  che potrebbere servire per gli usi irrigui in agricoltura e non solo, ma anche per uso potabile. I circa 16000 impianti di dissalazione oggi esistenti nel mondo sono concentrati, per la maggior parte, in medio oriente e in nord Africa, in contesti particolarmenti ricchi e sviluppati.

Uno studio dell’Onu rivela che la capacità di produzione di acqua più o meno dolce degli impianti è pari a circa 95 milioni di metri cubi al giorno, ovvero circa 95 miliardi di litri al giorno, ancora pochissimo rispetto al fabbisogno crescente di acqua. In italia la produzione di acqua dai dissalatori è pari allo 0,1% del prelievo di acqua dolce e gli impianti, di dimensioni medio piccole, si trovano, oltre che nella nostra regione, anche in Toscana e Lazio. I punti critici di questo processo rimangono gli elevati costi dei consumi energetici, che oggi potrebbere essere facilmente ridotti grazie all’uso di energie alternative come il solare e l’eolico, e lo smaltimento dei residui. Ad esempio, per la salamoia ipersalina, studi recenti  ipotizzano l’uso irriguo di specie tolleranti al sale, come per esempio in acquacultura e dal materiale reiduo si potrebbero recuperare sali, metalli e altri elementi come il magnesio, gesso, calcio, cloruro di sodio, potassio, ecc. Una parte delle risorse del Pnrrr sono stati previsti per tale scopo, ma non sono sufficienti. Per questo è necessario che la Comunità europea investa di più e coinvolga imprenditori lungimiranti e altruisti.

Il 22 marzo diventi anche Giornata di vita del pianeta”

Non credo ci siano molte altre alternative e dobbiamo assolutamente evitare ulteriori tragedie come quella che sta vivendo l’Etiopia, dove non piove da tre lunghi anni e le vittime sono circa 40 mila. E. secondo l’Onu, in Somalia, Etiopia ed Eritrea 22 milioni di persone rischiano di morire di fame a causa della prolungata siccità. In questo nostro mondo che oggi più di ieri, fa acqua da tutte le parti, per usare una metafora, ma anche un eufemismo, vorremmo che il 22 marzo, appena trascorso, giornata internazionale dell’acqua, sia anche la giornata della vita del pianeta. Pianeta di cui tutti noi siamo chiamati a prenderci cura, sia dell’ambiente ma soprattutto dei nostri fratelli più fragili e meno fortunati di noi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007