La storia in tavola: il buffet di comando celebrando don Giovanni d'Austria

La storia in tavola: il buffet di comando celebrando don Giovanni d’Austria

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La storia in tavola: il buffet di comando celebrando don Giovanni d’Austria

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martedì 13 Agosto 2019 - 08:00

Riportati alla luce alcuni dei cibi delle Galee, reperiti grazie ad uno studio condotto dall’associazione Nonsolocibus

MESSINA – Agosto 1571, il giovane Don Giovanni d’Austria (figlio illegittimo di Carlo V d’Asburgo fratellastro del re Filippo II di Spagna), sbarca a Messina con la Lega Santa prima di partire alla volta di Lepanto (dove, il 7 ottobre dello stesso anno sconfisse le truppe ottomane di Selim II).

Nella città dello Stretto rimarrà oltre tre mesi e numerose sono le tracce storiche del suo passaggio. I messinesi ne rimasero affascinati al punto che a distanza di oltre 5 secoli, ancora lo ricordano e lo celebrano nella storica rievocazione curata dall’Associazione Aurora che si è svolta nella città dello Stretto dall’ 1 al 3 agosto scorsi. Tre i momenti a lui dedicati, nell’ambito della manifestazione che ha ricevuto quest’anno il riconoscimento del Ministero dei Beni culturali e il patrocinio della Presidenza della conferenza interregionale dello Stretto.

Particolarmente interessante dal punto di vista storico-culturale l’appuntamento “Malvasie senza confine”, svoltosi al Monastero di S. Placido Calonerò, curato dalla Fondazione Its Albatros e dall’Associazione Nonsolocibus con la collaborazione della Marco Polo System di Venezia e realizzato grazie alla collaborazione con l’istituto agrario e l’enoteca Provinciale Locale della Città Metropolitana di Messina.

Nell’ambito del convegno gli interventi di Paolo Bitto, presidente di Fondazione Its Albatros e di Pietrangelo Pettenò , responsabile del Progetto Marco Polo Venezia, hanno teso a illustrare le potenzialità di un percorso culturale collaborativo che partendo dalle Malvasie, vigneti comuni alle terre che si affacciano sul Mediterraneo “vuole essere manifesto di diversità e punto di forza per i Paesi che vi aderiscono – come ha il professore Bitto – puntando alla valorizzazione del territorio, ciascuno nel rispetto della propria peculiarità”.

Fulcro dell’intera tre giorni, il partecipatissimo corteo storico navale che ha coinvolto la nave scuola Palinuro, a bordo della quale si è svolto, peraltro, un momento di grande pathos: lo sposalizio del mare da parte del sindaco Cateno De Luca.

Al termine, le delegazioni italiane ed estere presenti all’evento, sono state accolte nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele che è stato Teatro del vin d’honneur “Buffet di comando”, la cui realizzazione è stata curata ed eseguita dall’Associazione provinciale cuochi Messina con la collaborazione del team della Nonsolocibus di Fabrizio Scaramuzza e con il supporto, ancora una volta, della Fondazione Its Albatros.

Rosaria Fiorentino, presidente Apcm, insieme a Katia Zanghì, Francesco Arena, Giuseppe Arena, Lillo Freni, Salvatore Armeli Moccia, Giovanna Costanzo, Nino La Fauci, Natale Laganà e Pietro Arena, hanno realizzato una cena che oltre a valorizzare le peculiarità territoriali siciliane, ha voluto riportare alla luce alcuni dei cibi delle Galee, reperiti grazie ad uno studio condotto dall’Associazione Nonsolocibus.

Ed ecco che insieme a piatti vegetariani e di pesce, mafaldine con porchetta dei Nebrodi, deliziosi tortelli freschi cotti al momento, freschi sorbetti al bergamotto, frutta di stagione e pani di ogni genere, hanno fatto capolino anche inedite preparazioni quali: Gallette del Marinaio, Farinate di ceci, Capponadde di Bordo, Cappon Magro, Carne Serbada, Focacce Dolci con miele, noci, mandorle e semi di papavero, Biscotti al vin cotto e miele.

Al termine della serata, la torta al limone dedicata a Cervantes e le “palle di cannone di Don Giovanni” che hanno chiuso un evento il cui successo è andato oltre le aspettative degli stessi organizzatori.

Grande la soddisfazione tangibile nelle parole di ringraziamento che gli organizzatori della XI Edizione dello Sbarco di Don Giovanni d’Austria hanno rivolto a turno “a quanti hanno, con passione ed impegno, collaborato alla riuscita di un evento festoso, che ha l’ambizione di – ha spiegato Fortunato Manti per l’Associazione Aurora ideatrice dell’evento – fungere da sprone per una riflessione sui temi dell’incontro, dell’accoglienza e del rispetto delle diversità”. Parole di gratitudine e ammirazione anche da parte di Enzo Caruso, direttore artistico dell’intero evento e presto, come gli è stato annunciato nella serata finale, dal sindaco De Luca, nuovo assessore della sua Giunta.

Voglio ringraziare – ha detto il neo assessore – l’Amministrazione comunale che ha sostenuto e fatta propria manifestazione cogliendone l’importanza e il potenziale. E’ stata un’edizione straordinaria. Sono convinto che eventi come questo, possano rappresentare un volano per il turismo e l’economia della città”.

Grande apprezzamento anche da parte del Comandante della “Palinuro”, il capitano di Fregata Andrea De Natale, e della Base della Marina militare, il capitano di Vascello Giuseppe Catapano che, per ringraziare i cuochi artefici della serata, li hanno invitati a bordo per una visita guidata “dedicata” e per le foto di rito.

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