La vista da Dinnammare e la liberazione dagli incendi

La vista da Dinnammare e la liberazione dagli incendi

Marco Olivieri

La vista da Dinnammare e la liberazione dagli incendi

domenica 04 Agosto 2024 - 14:16

Oggi sembra un'utopia ma è un progetto politico, sociale e culturale necessario, oltre all'aspetto penale

MESSINA – Uno scenario immenso. La visione, da Dinnammare, di uno spazio finalmente liberato dagli incendi del giorno prima. Fiamme su San Filippo Superiore, Zafferia, Giampilieri Superiore e Margherita, oltre che nella zona jonica. Oggi sembra un’utopia pensare a una liberazione definitiva dagli incendi, Ma si tratta di un progetto politico, sociale e culturale necessario, oltre all’aspetto penale.

Ci dice intanto l’assessore con delega alla Protezione civile Massimiliano Minutoli: “Dopo avere impiegato i nostri moduli antincendio a supporto nella notte di San Filippo, la situazione è rimasta sotto controllo fino a questa mattina, quando sono arrivati un Canadair e un elicottero”. Poi, nell’impossibilità di farla di notte, si è svolta di mattina la consueta processione della Madonna di Dinnammare.

Ma torniamo al sogno o all’utopia, anche questi indispensabili. L’immagine di un terreno liberato dagli incendi, grazie allo sforzo di operatori e volontari, ci ricorda l’importanza di non vivere per sempre sotto il ricatto di piromani. Sotto il ricatto dei quotidiani attentatori alla bellezza del paesaggio e al vivere civile delle nostre comunità. Viene in mente una canzone di Francesco De Gregori: “Lettera di un cosmodromo messicano”. Ecco i versi: “Il bosco piano/ piano, si riprende le case./ Sono immobili gli aeroplani,/negli aeroporti sotto la luna./ Ammutoliscono i cani,/per la groppa delle montagne,/sono disperse le greggi,/abbandonati i pastori./Io vivo fuori, in questo cosmodromo messicano./Tutto è forte, è chiaro, il cielo è un gigante,/la vita è un acquario sopra di noi,/la luce è immensa”.

Le fiamme sulle nostre colline e la necessità di una svolta

“La luce è immensa” e pensiamo alle nostre colline perennemente violentate dal fuoco. Serve un salto di qualità, oltre alla repressione, per cambiare la realtà. Sugli incendi e su tutto.

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4 commenti

  1. …”e pensiamo alle nostre colline perennemente violentate dal fuoco. Serve un salto di qualità, oltre alla repressione, per cambiare la realtà. Sugli incendi e su tutto”…
    e su quel tutto che si richiama la nostra attenzione ! i Messinesi sprecano le loro energie descrivendo la bellezza della Città, i Vacanzieri (cioè i Messinesi che vengono in vacanza) ci coprono di elogi e chiedono dove si trova la migliore granita e si specchiamo nell’acqua cristallina dello Stretto (tranne che a Contemplazione) … e poi il GRIDO DI DOLORE … cambiare la realtà su tutto , ma proprio su tutto …

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  2. Cambio di mentalità….ma ci vorrà tempo

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  3. Vergogna istituzioni 4 Agosto 2024 18:36

    Siete degli incompetenti , basta mettere l’ergastolo ed il sequestro di tutti i beni e sto schifo finisce come in altre nazioni,buoni solo a mangiare lo stipendio statale ,vergogne umane

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  4. Il problema grosso è dopo l’incendio, adesso chi tiene quelle colline fuori dal degrado del dissesto idrogeologico se al Comune ci fosse un Assessorato all’Agricoltura con tanto di Assessore all’Agricoltura, questo problema non ci sarebbe, perchè? Verrebbero usati gli asset dei finanziamento contro il dissesto idrogeologico ma anche di mettere a reddito quei terreni che altrove producono ricchezza, da noi NO!

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