Laccoto: "De Domenico ineleggibile, torno all'Ars". Lui replica: "Ricorro in appello"

Laccoto: “De Domenico ineleggibile, torno all’Ars”. Lui replica: “Ricorro in appello”

Rosaria Brancato

Laccoto: “De Domenico ineleggibile, torno all’Ars”. Lui replica: “Ricorro in appello”

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venerdì 15 Novembre 2019 - 16:35

Il Tribunale di Palermo ha dichiarato ineleggibile l'ex dg dell'Ateneo di Messina. Esulta Laccoto ma De Domenico lo gela

La telenovela sull’ineleggibilità dell’ex dg dell’Università di Messina Franco De Domenico si arricchisce di una nuova puntata ma non è ancora arrivata la parola fine.

Il giudice: De Domenico ineleggibile

Se il Tribunale di Palermo ha oggi dato ragione al ricorrente, Giuseppe Laccoto (all’epoca primo dei non eletti nel Pd), dichiarando ineleggibile De Domenico, il deputato regionale non intende lasciare lo scranno e prepara il ricorso in appello.

Round a Laccoto

Insomma il round è andato all’attuale sindaco di Brolo, Giuseppe Laccoto, che si dichiara soddisfatto e non vede l’ora di ritornare all’Ars (per la quinta volta).

Ma Franco De Domenico, che aveva sollevato l’incostituzionalità della norma appellandosi alla Consulta che avevano rimandato gli atti al Tribunali, si dice pronto a continuare il giudizio, ricorrendo in Appello. Insomma la guerra continua.

La sentenza

Oggi quindi la sentenza del Tribunale di Palermo, presidente Caterina Grimaldi di Terresena, dopo la remissione della Corte Costituzionale lo scorso giugno, ha dichiarato l’ineleggibilità del deputato Pd Francesco De Domenico che, al momento della candidatura, non si era dimesso dall’incarico direttore generale dell’Università di Messina entro i termini previsti dalla legge. Nella sentenza viene condannato De Domenico è stato condannato alle spese processuali.

Laccoto pronto a insediarsi

“Nonostante l’iter piuttosto lungo e tortuoso di questo procedimento, ho sempre avuto massima fiducia nella giustiziacommenta Laccoto, nel frattempo rieletto sindaco di Brolo- Sono pronto a spendermi da parlamentare regionale al servizio del comprensorio dei Nebrodi e dell’intera Provincia di Messina: sono tanti i temi che attendono di essere affrontati, dalla sanità alle infrastrutture ai problemi di dissesto idrogeologico”.

De Domenico ricorre in Appello

La pensa in modo totalmente opposto il deputato regionale De Domenico che si prepara a fare ricorso: “ Prendo atto della sentenza di primo grado e non la commento perché le decisioni delle istituzioni giudiziarie vanno rispettate. Ma al fine di evitare fraintendimenti e sulla sua immediata efficacia voglio fare alcune precisazioni. Nel rispetto dei valori istituzionali, nella convinzione della legittimità del mio percorso e della correttezza delle mie ragioni, proporrò appello. Evidenzio, a tal proposito, come la normativa in materia (D.Lgs n. 150 dell’1 settembre 2011) preveda testualmente all’art. 22 comma 8 che: “L’efficacia esecutiva dell’ordinanza pronunciata dal tribunale è sospesa in pendenza di appello”. Ritengo, pertanto, che la vicenda non sia assolutamente conclusa e finché ciò non avverrà, continuerò a garantire il mio impegno al servizio dei cittadini della mia provincia sui banchi dell’ARS”.

Probabile quindi che passerà altro tempo prima di arrivare alla conclusione della vicenda, quantomeno i tempi necessari al giudizio di secondo grado, la cui sentenza sarà comunque esecutiva.

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