Articoli, saggi, inchieste giudiziarie, sentenze, testimonianze: abbondano analisi e ricostruzioni della storia sulla più potente e sanguinaria organizzazione terroristica italiana, le Brigate Rosse. Eppure sono ancora molte le lacune, i passaggi non chiariti, i personaggi rimasti nell’ombra. Con questo libro, il giudice Rosario Priore, protagonista di alcuni dei più importanti processi della nostra storia, e il giornalista Silvano De Prospo tentano di colmarne alcune con il libro "Chi manovrava le Brigate Rosse? – Storia e misteri dell’Hyperion di Parigi, scuola di lingue e centrale del terrorismo internazionale" (Ponte Grazie; pp.310 – €14,60 – Da metà ottobre in libreria). Lo fanno collegando a doppio filo la storia delle BR, sin dai suoi esordi, con quella di un gruppo di persone di cui ancora troppo poco si è scritto: Corrado Simioni, Duccio Berio e Vanni Mulinaris, fondatori agli inizi degli anni Settanta del Superclan – misteriosa organizzazione clandestina nata come costola delle Brigate Rosse – successivamente riparati a Parigi, e qui diventati insegnanti di lingue in un istituto, il centro Hyperion, su cui grava da decenni un sospetto: che fosse un centro di coordinamento dell’eversione internazionale. Attraverso un meticoloso lavoro sulle fonti storiche e giudiziarie, Chi manovrava le Brigate Rosse? riesce a dare riscontro fondato all’ipotesi che le BR non
agissero in autonomia, ma che dietro all’organizzazione si muovesse un reticolo d’interessi legato al terrorismo internazionale, agli apparati dello Stato italiano, al lavorio incessante dei principali servizi stranieri.
Silvano de Prospo
Vive a Varese e collabora con quotidiani e settimanali. Da alcuni anni conduce, da laico, la trasmissione Individuo e Società per Radio Missione Francescana, nella quale ha condotto inchieste su stragi di Stato, terrorismo e criminalità organizzata.
Rosario Priore
Magistrato romano fin dai primissimi anni Settanta, ha seguito molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana. Per Chiarelettere ha pubblicato, con Giovanni Fasanella, Intrigo internazionale (2010).
