L'artista chiede 50mila euro ma per il Comune di Taormina è un regalo: via l'opera simbolo del G7

L’artista chiede 50mila euro ma per il Comune di Taormina è un regalo: via l’opera simbolo del G7

Carmelo Caspanello

L’artista chiede 50mila euro ma per il Comune di Taormina è un regalo: via l’opera simbolo del G7

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lunedì 04 Dicembre 2023 - 16:30

Non ci sarebbe alcun atto ufficiale. Il maestro Ucchino la riporta nel suo atelier a Savoca dopo aver seguito a Capo Taormina l'opera di rimozione

di Carmelo Caspanello
TAORMINA – L’opera simbolo del G7 ospitato a Taormina nel 2017, “Molior” ha lasciato Taormina. E’ stata rimossa. E sarà trasferita a Savoca, nel laboratorio dell’artista Nino Ucchino, che l’ha realizzata. Il maestro ha osservato tutte le fasi dell’operazione, accompagnando con lo sguardo l’opera in acciaio inox levata in alto dalla gru per essere posata sul mezzo con il quale è stata trasferita. Capo Taormina resta un po’ più spoglio. E sicuramente perde, insieme a tutta la città turistica, il simbolo (al di là delle critiche di ieri e di oggi sollevate dalla scultura) di un evento che ha segnato e segnerà la storia di Taormina. Ma cosa è accaduto? “Semplicemente” l’opera era ritenuta dal Comune un regalo e non è stata pagata. L’artista che l’ha realizzata, dal canto suo, rivendicava 50mila euro. “E gli artisti – ci spiega Ucchino – vanno pagati. Troverò un’altra collocazione per quest’opera”.

All’epoca del G7  l’Amministrazione comunale era guidata dall’allora sindaco Eligio Giardina, che preferisce non entrare nel merito di quanto sta accadendo, con della rimozione della scultura posata nel dicembre del 2017 e inaugurata il mese successivo. Taormina è una città in dissesto. Il maestro si era rivolto anche alla Commisione straordinaria di liquidazione, nel mese di febbraio dello scorso anno, chiedendo i 50mila euro che riteneva di dover incassare per “Molior”, che sarebbe stata commissionata dall’Amministrazione comunale del tempo. La risposta qualche mese più tardi: un no perentorio, in quanto non sarebbero stati adottati gli atti formali e necessari e pertanto la scultura viene ritenuta un regalo. “La commissione di liquidazione del dissesto – ha evidenziato Ucchino – non ha riconosciuto la nostra richiesta da 50mila euro per l’acquisto e neanche l’amministrazione attuale ha fondi necessari per acquisirla e dunque adesso la struttura tornerà nel mio atelier di Savoca”. Ucchino è stato seguito in questa singolare vicenda dall’avvocato Santina Intersimone.  Nelle scorse settimane il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha autorizzato la rimozione dalla scultura, su richiesta dello scultore, attraverso il suo legale. Dalle carte emerge che la scultura risultava donata. Ma per il maestro Ucchino e per l’avvocato non sarebbe così. “Non ci sono documenti di una donazione”, la loro risposta.

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