Omicidio-suicidio, agente penitenziario barcellonese uccide la moglie e si toglie la vita

Omicidio-suicidio, agente penitenziario barcellonese uccide la moglie e si toglie la vita

Veronica Crocitti

Omicidio-suicidio, agente penitenziario barcellonese uccide la moglie e si toglie la vita

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martedì 11 Novembre 2014 - 06:29

La tragedia si è consumata ieri in via Macchiavelli, nel quartiere San Valentino del comune di Cisterna in provincia di Latina. Antonino Grasso era un agente penitenziario, ed era appena stato trasferito nel carcere di Velletri, a Latina, dal nord Italia dove prima aveva prestava servizio per lunghi an

E’ stata l’ultima lite, quella fatale, quella in cui lei le avrebbe rivelato che non ne poteva più, che si era rivolta alla Forze dell’Ordine per denunciarlo per maltrattamenti e che lo voleva lasciare. Antonino Grasso, agente penitenziario di 38 anni originario di Barcellona Pozzo di Gotto, allora ha preso la pistola d’ordinanza ed ha sparato alla moglie Tiziana Zaccari, 35 anni, uccidendola. Poi, quella stessa arma, l’ha rivolta verso se stesso, all'altezza del collo, e si è tolto la vita. La tragedia è avvenuta dinnanzi ai due figli della coppia, due bambini di 8 e 6 anni che sono poi fuggiti via chiudendo aiuto ai vicini. Quando sono giunti i soccorsi, era già troppo tardi. La donna, raggiunta dal proiettile all'arteria femorale, è morta dissanguata.

La comunità di Barcellona, i colleghi, gli amici ed i vicini di casa sono ancora sotto choc per la tragedia che, ieri pomeriggio, si è consumata in via Macchiavelli, nel quartiere San Valentino del comune di Cisterna in provincia di Latina. Grasso era assistente capo, ed era appena stato trasferito nel carcere di Velletri, a Latina, dal nord Italia dove prima aveva prestato servizio per lunghi anni. Il Segretario Generale del Sippe (Sindacato Polizia Penitenziaria), Alessandro De Pasquale, appresa la notizia, si è recato immediatamente sul posto.

“Il gesto di Antonino non è assolutamente giustificabile – ha dichiarato De Pasquale, anche lui barcellonese – ma noi possiamo giudicarlo per l’aspetto professionale, ed è sempre stata una persona capace ed ha sempre affrontato gli eventi critici del carcere con alto senso del dovere e nel rispetto delle regole, pertanto mai avremmo pensato che sarebbe arrivato ad un gesto così grave. Conoscevo Antonino da quando eravamo piccoli ed era figlio e fratello di poliziotti”.

A queste, si sono poi aggiunte le parole di Carmine Olanda, segretario locale del Sippe di Velletri. “Escludo – ha dichiarato – che dietro questa improvvisa reazione vi fossero i sintomi della sindrome del burnout, Antonino non ha mai manifestato un deterioramento delle sue emozioni associate al lavoro ma appariva molto equilibrato e sicuro di se. Il Sippe è vicino alle famiglie di Antonino e Tiziana ed auspica che eventuali problemi della coppia che – a quanto pare – starebbero alla base di tale assurdo gesto – non si ricadano sui figli minori che hanno diritto ad una crescita armonica”.

2 commenti

  1. ecco perche le donne non denunziano i maltrattamenti dei compagni, per paura di subire l’ultima di aggressione, quella fatale e decisiva.

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  2. ecco perche le donne non denunziano i maltrattamenti dei compagni, per paura di subire l’ultima di aggressione, quella fatale e decisiva.

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