Lo ha chiesto il segretario della sezione pattese Stefano Maio per discutere del futuro degli oltre 25 dipendenti della "Caleca Italia" ancora in mobilità.
Promuovere un incontro tra le organizzazioni sindacali e la “Majolica Italiana Srl” al fine di verificare se esiste concretamente un piano industriale che possa rilanciare e garantire ulteriore occupazione, in una realtà come quella pattese che ha estremo bisogno di serie risposte per il lavoro. È questo l’invito rivolto al sindaco Mauro Aquino dal segretario della Cgil di Patti Stefano Maio, intervenuto sulla crisi economica e le difficoltà finanziarie che nei mesi scorsi hanno duramente colpito l’azienda “Caleca Italia”, specializzata nella lavorazione della ceramiche, costretta a mettere in mobilità ben 49 dipendenti. “In quella fase – si legge nella nota diramata dal segretario della Cgil pattese – come organizzazione sindacale, vista l’impossibilità di soluzioni alternative e al fine di salvaguardare i lavoratori, abbiamo firmato l’accordo col preciso impegno che se successivamente si fossero verificate condizioni di ripresa dell’attività produttiva, tutte le 49 unità sarebbero state riassunte”. Tuttavia, dopo la messa in mobilità del personale la “Caleca Italia” ha stipulato un accordo per un contratto d’affitto dello stabilimento con una nuova società “La Majolica Italiana Srl”, con amministratore unico la dott.ssa Maria Giuseppa Scarpulla. La nuova società avrebbe riassunto quasi metà dei quarantanove dipendenti, lasciandone a casa oltre venticinque. Da qui la necessità, espressa da Stefano Maio al primo cittadino pattese, di aprire un tavolo di confronto tra l’azienda e le organizzazioni sindacali.
