Attenzione al territorio, presentato il Bilancio di Sostenibilità della Raffineria

Attenzione al territorio, presentato il Bilancio di Sostenibilità della Raffineria

Giovanni Passalacqua

Attenzione al territorio, presentato il Bilancio di Sostenibilità della Raffineria

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martedì 13 Maggio 2014 - 15:16

Il d.g. Maugeri: “Raffineria valore aggiunto del comprensorio milazzese, non solo a livello economico, ma soprattutto occupazionale e sociale. Dobbiamo dare risposte ai soggetti coinvolti dalle nostre attività”. E afferma che l'incidenza tumorale nella valle del Mela è pari a quella del resto della provincia messinese

Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento di trasparenza con cui un’azienda si apre agli stakeholders, soggetti interessati dall’attività industriale: clienti, fornitori, ma anche la comunità del territorio coinvolto, con lo scopo di aumentare la propria trasparenza. Ieri, la Raffineria di Milazzo ha presentato il proprio, nell’aula magna del dipartimento di Economia, per bocca del direttore generale Pietro Maugeri e del responsabile del personale Luca Franceschini. Erano presenti anche il presidente di Confindustria Messina, Alfredo Schipani, il direttore di dipartimento, Alessio D’Amico, e la prof. Daniela Baglieri.

Condizioni e prospettive della RAM

Secondo Maugeri, la crisi della raffinazione è strutturale in Europa, a causa dell’afflusso di prodotti competitivi dall’Asia e dagli Stati Uniti d'America, di un generale calo dei consumi e di una normativa comunitaria dai parametri particolarmente severi. A questo si aggiunge il costo dell’energia, che incide per il 60% sui costi di gestione dell’esercizio, valore doppio rispetto a quello dei principali concorrenti internazionali. Ci sono però delle note positive. La RAM punta a ottenere una posizione da primo quartile – un indice di posizione statistico – nella classifica Solomon, che raggruppa le raffinerie mondiali per gruppi di mercato, confrontandole su diversi indicatori. I punti di forza del complesso milazzese sono il profitto e la competitività. Quest’ultima dipende soprattutto dalla capacità dell’azienda di lavorare materie prime “difficili”, capacità riconosciuta a livello internazionale, ma che richiede cospicui investimenti per l’innovazione tecnologica e il notevole consumo energetico. Sono in cantiere, per il prossimo quinquennio, 700 milioni di investimenti, concentrati soprattutto nei settori tecnologico e ambientale, con 10 nuovi progetti in fase di sviluppo. Nel complesso produttivo lavorano 596 dipendenti RAM, provenienti per il 97% dalla provincia di Messina, cui va aggiunto l’indotto che genera tra i 500 e i 1000 posti di lavoro. Nessun infortunio ha coinvolto dipendenti dell’azienda negli ultimi 3 anni; per i lavoratori esterni è previsto il sicurometro, una sorta di patente a punti che premia il rispetto delle regole di sicurezza, oggetto di uno specifico corso di formazione.

L’attività produttiva vede uno spostamento verso prodotti versatili come gpl, propilene e gasolio, e una netta diminuzione degli oli combustibili, più dannosi per l’ambiente e meno richiesti sul mercato.

“Tutte le raffinerie, anche le migliori, sono a rischio chiusura” – conclude Maugeri – “ma la nostra azienda è all’avanguardia, e la sua valenza strategica è tuttora riconosciuta dai nostri due azionisti, Agip e Q8. Questo ci spinge a investire e andare avanti nel progetto, dal quale trae beneficio tutta l’area della Valle del Mela”.

La sostenibilità e i rapporti con la popolazione

“Il bilancio di sostenibilità vuole rendicontare anche le nostre performance in campo ambientale e sociale. E’ una vera e propria assunzione di responsabilità” dichiara l’ing. Franceschini. Dalle interviste ai soggetti interessati e dallo studio della rassegna stampa annuale sono emersi alcuni punti critici focali: l’impatto ambientale della raffineria e gli effetti nocivi sulla popolazione; le emissioni di odori molesti durante l’attività industriale.

“I timori della popolazione riguardo il legame tra patologie tumorali ed emissioni industriali rappresentano una delle nostre maggiori preoccupazioni” sostiene Maugeri. Sempre più spesso emergono dati allarmanti sull’incidenza di patologie tumorali nella Valle del Mela. Ma, secondo il dg “è possibile provare che quest’incidenza è in linea con il resto della provincia messinese e addirittura inferiore alla media nazionale. Noi vogliamo chiarezza in proposito, e siamo disposti a supportare ogni tipo di verifica istituzionale. Dal punto di vista delle emissioni, il trend è in diminuzione, a testimonianza del costante impegno dell’azienda nella tutela dell’ambiente”.

Secondo quanto emerso da alcune analisi, le emissioni odorifere non sarebbero legate alla regolare attività produttiva dell’azienda, ma piuttosto alle fughe di gas dovute alle attività di carico e scarico delle navi mercantili. Per contenere questo tipo di fenomeno sono state adottate alcune procedure specifiche, in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Milazzo; i due pontili della raffineria sono stati dotati di sistemi di recupero dei vapori liberati durante le operazioni di carico (VRU1/2). E’ inoltre analizzata e spiegata l’origine di diversi fenomeni anomali, come la “nuvola della raffineria”. L’azienda ha infine rimarcato il suo impegno nel promuovere iniziative di tipo culturale, sportivo e sociale.

Il Bilancio di Sostenibilità è consultabile online sul nuovo sito www.raffineriadimilazzo.it, è stato approvato dal consiglio di amministrazione ed è certificato da una verifica indipendente da parte di una ditta terza, secondo lo standard internazionale GRI-G3.

(Giovanni Passalacqua)

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