Le origini di Roccafiorita "raccontate" dai documenti storici

Le origini di Roccafiorita “raccontate” dai documenti storici

Gianluca Santisi

Le origini di Roccafiorita “raccontate” dai documenti storici

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martedì 31 Agosto 2021 - 12:01

La terza edizione di Kalfaracconta è stata incentrata sul passato e sul futuro del più piccolo comune siciliano

ROCCAFIORITA – Le origini del più piccolo Comune di Sicilia, l’evoluzione del Museo e della nuova biblioteca. Sono stati questi i temi al centro della terza edizione di Kalfaracconta, l’incontro letterario che dal 2019 caratterizza la settimana della festa della Madonna dell’Aiuto. Un evento organizzato da Comune, Archeoclub e Osservatorio dei beni culturali e coordinato da Ketty Tamà.

Ha aperto la serata l’intervento di Filippo Brianni, presidente di Archeoclub Area Ionica Messina, il quale ha tratteggiato il territorio di Roccafiorita e della Valle d’Agrò dall’epoca romana al 1600. Ketty Tamà e Salvatore Mosca si sono invece concentrati sui documenti che sanciscono la “nascita” di Roccafiorita, recuperati all’Archivio di Stato in formato digitale e già riprodotti su pannelli che saranno ospitati nella biblioteca. Si tratta dei documenti, già oggetto di una pubblicazione di Angelo Cascio, con cui il Marchese di Limina Pietro Balsamo chiese, nel 1610, l’autorizzazione e realizzare un paese a monte di Limina e che chiamò Roccafiorita, e di quelli successivi con cui il reggente del viceré di Sicilia autorizza la creazione del nuovo paese e lo stesso Marchese Balsamo presta giuramento presso il Re come Principe di Roccafiorita.

Salvatore Mosca, in particolare, ha tracciato il contesto storico dell’evento, spiegando le ragioni per cui si ricorreva alle richieste di creare nuovi paesi e le conseguenze per i nobili (maggiori titoli, maggior prestigio, maggior peso politico, maggiori entrate) e per il popolo (la possibilità di accedere a condizioni agevolati ad una nuova casa e pezzi di terreno da coltivare). 

Dell’evoluzione della biblioteca comunale, hanno invece discusso il sindaco Concetto Orlando, il presidente del Consiglio comunale Fabio Orlando e Paolo Turiano, il mecenate che con la donazione di 7000 mila volumi ha reso possibile la nascita della nuova struttura culturale. Tra i presenti anche il parroco di Mongiuffi Melia e Gallodoro, Daniele Truscello e il giornalista Antonello Longo.

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