Le ragioni di Raciti dopo il pari tra il Messina e l'Andria

Le ragioni di Raciti dopo il pari tra il Messina e l’Andria

Simone Milioti

Le ragioni di Raciti dopo il pari tra il Messina e l’Andria

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martedì 21 Febbraio 2023 - 12:45

Partita positiva per l'allenatore del Messina, la squadra aggancia la Turris. Ma gli errori, dovuti al "cattivo rimbalzo", fanno storcere il naso

MESSINA – Lo 0-0 casalingo tra Acr Messina e Fidelis Andria ha lasciato più di qualche malumore tra i tifosi, quasi si fosse persa la partita. In realtà il Messina ha aggiunto un punto alla sua classifica, agganciando la Turris a quota 26, ma si è persa sicuramente un’occasione, l’occasione di portarsi al più presto fuori dalla griglia playout che poteva distare ancora cinque punti, guadagnando una posizione in graduatoria, e invece adesso è a 7 lunghezze.

La matematica e il tempo sono dalla parte del Messina, mancano dieci giornate, ovvero 30 punti potenziali da qui alla fine della stagione regolare. Il dubbio che rimane è se il passo falso di domenica possa incidere sulla testa dei giocatori, perché delle partite che resterebbero quasi la metà sono scontri diretti contro Turris, Monterosi Tuscia, Potenza e ci mettiamo dentro anche il Taranto.

Le ragioni di mister Raciti

L’allenatore del Messina ha difeso a spada tratta i propri giocatori in conferenza stampa dopo il (deludente) pari lodandoli per la prestazione. Andando a rimarcare i semplici numeri mister Raciti ha tutte le ragioni del mondo perché è passato quasi in secondo piano che il Messina, che fin qui in stagione ha subito di media quasi 1,5 gol a partita (41 in 28 gare), ha ottenuto il suo terzo clean sheet stagionale. Tra l’altro tutti e tre al Franco Scoglio, concedendo domenica contro gli avversari pugliesi un solo tiro-cross in porta con Micovschi.

Altro punto a favore è il possesso palla per “tutti i 90 minuti”, ha dichiarato Raciti, sicuramente il Messina ha impostato una gara come non si vedeva da tempo, provando a giocare palla a terra e costruire saltando l’uomo sugli esterni e poi accentrandosi con varie triangolazioni. Anche in questo caso il dato del paio di rigori richiesti e non dati, è positivo se si pensa che fino a qualche settimana fa il Messina neanche entrava in area per chiedere un rigore.

Ricordando poi che il Messina è comunque una squadra che lotta per la salvezza, e quindi ha le sue fragilità, e in stagione ha subito 16 sconfitte, più di tutti, anche della Fidelis Andria e nonostante il mercato non punta ai playoff. L’allenatore ha chiosato dicendo di “non valutare l’avversario solo dalla classifica” e guardare a quella, perché i pugliesi sono ultimi ma non sono la peggior difesa del campionato, “sono una squadra viva” e che si è rinforzata sul mercato.

C’è anche l’altra verità

Detto che quanto esposto fin qui è vero bisogna considerare altri elementi, intanto che la Fidelis Andria ultima in classifica non veniva al Franco Scoglio per fare la partita e vincerla, si sarebbe felicemente accontentata di un pareggio ed è quello che ha ottenuto lasciando anche il pallone alla squadra di casa.

Il Messina ha praticamente cambiato squadra dopo il mercato invernale, cinque giocatori nuovi erano in campo domenica, più l’allenatore in panchina. Se è vero che è sempre il Messina delle 15 sconfitte nelle prime 20 è vero anche che la qualità si è alzata e resterebbe solo da lavorare sulla convinzione e la testa del gruppo. Guardando la classifica da gennaio 2023 in poi, che prendiamo in prestito dai colleghi di MessinaSportiva, i biancoscudati sono al secondo posto dietro il Catanzaro e constatiamo che l’Andria, a differenza di quanto dichiarava Raciti, “è una squadra viva che si è rinforzata” è sempre ultima. Ed è guardando questa classifica che probabilmente i tifosi non accettano il pari a reti bianche.

La vittoria per 1-0, se fosse arrivata con l’occasione di Perez avuta a tempo quasi scaduto, avrebbe sicuramente aiutato la classifica del Messina, ma staremmo a parlare comunque di una partita in cui bisognava vincere meglio. Se non restituendo il 3-0 dell’andata, almeno vincere con tranquillità e quindi segnando almeno due reti per evitare sorprese sgradite nel finale.

In ultimo sull’errore di Curiale sotto porta, concordiamo con il mister che l’attaccante ha fatto una partita discreta, partecipando alle azioni secondo le richieste del tecnico. Ma è imperdonabile divorarsi un gol in quel modo. Un errore da quattro in pagella che cancella quanto di buono può aver fatto prima o dopo. Tra l’altro Raciti ha detto che “il pallone gli è rimbalzato male”, sia sull’occasione di Curiale che su quella di Ragusa, qualche minuto dopo nella stessa area sotto la Curva Nord. Dai replay non sembra, ma se così fosse, e quindi diamo la colpa al cattivo rimbalzo, ammettiamo dunque di avere un problema col terreno di gioco.

Immagine in evidenza dal sito ufficiale dell’Acr Messina

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