Gestione a suon di proroghe per i servizi sociali, Burrascano spedisce gli atti all'Anac

Gestione a suon di proroghe per i servizi sociali, Burrascano spedisce gli atti all’Anac

Gestione a suon di proroghe per i servizi sociali, Burrascano spedisce gli atti all’Anac

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sabato 02 Luglio 2016 - 07:45

Il consigliere comunale ha spulciato tutte le recenti delibere di rinnovo proroga per la gestione dei servizi e rileva alcune anomalie che riguardano Casa serena. Ha scritto non solo a sindaco, segretario generale e revisori dei conti, ma anche all’Anac (Autorità anticorruzione), al Dipartimento regionale Autonomie locali e alla Corte dei Conti.

Continue proroghe. Di mese in mese sempre uguali. Anche il 2016 dei servizi sociali è stato scandito da un copione ormai fin troppo noto. I servizi sociali targati Accorinti non hanno visto nessun cambio di rotta, nessuna inversione di marcia, solo un inevitabile trascinarsi sempre delle stesse gestioni e delle stesse condizioni. Il clamoroso ritardo sull’approvazione dei bilanci ha di fatto reso impossibile una diversa programmazione. E se nelle buone intenzioni dell’assessore Nina Santisi c’erano sicuramente anche i nuovi bandi con affidamenti più lunghi e più tarati alle esigenze delle fasce deboli, i fatti raccontano una storia ben diversa. Il futuro, tra l’altro, rischia di riservare sorprese amare perché ormai da giorni le voci di Palazzo dicono sempre più insistentemente che con il nuovo bilancio 2016 saranno proprio i servizi sociali a pagare, perdendo oltre 5 milioni di euro. Una somma che si tradurrà inevitabilmente in tagli: di servizi e di posti di lavoro. Una sciagura che al momento è solo ufficiosa ma che ben presto sarà facile verificare andando a spulciare lo schema di bilancio chiuso dall’assessore Luca Eller lo scorso 9 giugno e ancora non transitato dall’approvazione in giunta.

Proprio sui servizi sociali ha deciso di porre la lente d’ingrandimento il consigliere comunale Angelo Burrascano, che ha scritto non solo a sindaco, segretario generale e revisori dei conti, ma anche all’Anac (Autorità anticorruzione), al Dipartimento regionale Autonomie locali e alla Corte dei Conti. Nel mirino proprio il sistema delle continue proroghe e “l’anomalia” riscontrata nell’affidamento di Casa Serena. Sulla struttura per anziani il consigliere ricorda anche la gara per soli due mesi per l’affidamento del servizio.

Burrascano ricorda che sia la normativa sugli appalti pubblici (servizi), che la consolidata giurisprudenza vieta espressamente il rinnovo e/o proroga di appalti. Infatti, il T.A.R. Lombardia, Brescia, sezione II, 7 aprile 2015, n. 490: «Il principio del divieto di rinnovo dei contratti di appalto scaduti, stabilito dall'art. 23 l. 18 aprile 2005 n. 62, ha valenza generale e preclusiva sulle altre e contrarie disposizioni dell'ordinamento; il predetto divieto esprime un principio generale, attuativo di un vincolo comunitario discendente dal Trattato CE (che, in quanto tale, opera per la generalità dei contratti pubblici), mentre la semplice proroga può essere accordata per un tempo predeterminato e limitato, oltre, ad essere prevista ad origine negli atti di gara e viene esercitata in modo espresso e con adeguata motivazione (detti presupposti non si rivengono nelle determinazioni impugnate). «Anche il Consiglio di Stato, sezione III, 28 febbraio 2014, n. 942: «Né l'art. 23, l. com. 18 aprile 2005, n. 62 né l'art. 57, d.lg. 12 aprile 2006 n. 163 né i principi comunitari consolidati in materia contrattuale, impediscono il rinnovo espresso dei contratti pubblici, allorché la facoltà di rinnovo, alle medesime condizioni e per un tempo predeterminato e limitato, sia ad origine prevista negli atti di gara e venga esercitata in modo espresso e con adeguata motivazione». A tal proposito, si aggiunge quanto enunciato dal T.A.R. Lombardia, Brescia, sezione II, 5 marzo 2013, n. 214: «La proroga è un istituto adoperato dalle amministrazioni per il tempo strettamente necessario a completare procedure di gara già indette (o ad avviarle ed ultimarle "ex novo").Il Consiglio di Stato, sezione V, 20 agosto 2013, n. 4192: chiarisce che: «In materia di rinnovo o proroga dei contratti pubblici di appalto di servizi non vi è alcuno spazio per l'autonomia contrattuale delle parti in quanto vige il principio inderogabile, fissato dal legislatore per ragioni di interesse pubblico, in forza del quale, salve espresse previsioni dettate dalla legge in conformità della normativa comunitaria, l'Amministrazione, una volta scaduto il contratto, deve, qualora abbia ancora la necessità di avvalersi dello stesso tipo di prestazioni, effettuare una nuova gara pubblica.

Alla luce di queste considerazioni e della vasta giurisprudenza in materia, il consigliere Angelo Burrascano che al sindaco e all’assessore Santisi quali provvedimenti intendono adottare nei confronti del sig. Dirigente il Dipartimento Politiche Sociali e delle imprese aggiudicatarie dei servizi attualmente espletati in palese danno dell’interesse pubblico. Burrascano diffida anche ad effettuare la proroga dei servizi e richiede l’urgente ed immediato avvio delle procedure per l’effettuazione di una gara pubblica per l’affidamento dei servizi di “Gestione di Casa Serena” , i Centri Aggregazione Giovanile settori A , B e C – Asili Nido – Assistenza Domiciliare alle famiglie con disabili – trasporto Disabili ai centri occupazionali e di riabilitazione – Ricovero ragazze madri e donne in difficoltà – Ricovero disabili psichici – Ricovero minori e Ricovero anziani ed adulti inabili per una durata non inferiore all’anno solare.

2 commenti

  1. Ma mano che viene scoperchiata la pentola, si cominciano a vedere chi è veramente Accorinti e la banda bassotti. Incarichi ad amici e a figli degli amici, affitti a mogli di amicii ecc. ecc. Il buon Burrascano cerca e trova i vari “difettucci” di questa amministrazione e da buon consigliere cerca di porre l’attenzione sulle mancanze , ma ormai è tardi, sanno che fra non molto dovranno lasciare i posti per i quali la gente gli ha dato fiducia pensando che fossero persone oneste, invece ecco i peggiori amministratori mai avuti che sono li per prendere stipendi e dare incarichi ai parenti e amici. Un vero schifo.

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  2. Ma mano che viene scoperchiata la pentola, si cominciano a vedere chi è veramente Accorinti e la banda bassotti. Incarichi ad amici e a figli degli amici, affitti a mogli di amicii ecc. ecc. Il buon Burrascano cerca e trova i vari “difettucci” di questa amministrazione e da buon consigliere cerca di porre l’attenzione sulle mancanze , ma ormai è tardi, sanno che fra non molto dovranno lasciare i posti per i quali la gente gli ha dato fiducia pensando che fossero persone oneste, invece ecco i peggiori amministratori mai avuti che sono li per prendere stipendi e dare incarichi ai parenti e amici. Un vero schifo.

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