L'estate 2023 sarà fresca e instabile? Ecco la linea di tendenza

L’estate 2023 sarà fresca e instabile? Ecco la linea di tendenza

Daniele Ingemi

L’estate 2023 sarà fresca e instabile? Ecco la linea di tendenza

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martedì 06 Giugno 2023 - 10:00

L'ultimo aggiornamento dal centro di calcolo europeo

Analizzando le ultime tendenze elaborate dal centro di calcolo europeo ECMWF l’estate del 2023 sull’area del Mediterraneo potrebbe essere una stagione un po’ più fresca e instabile, rispetto al trend delle ultime estati degli anni 2000, con temperature tutto sommato in linea con le medie stagionali su buona parte del vecchio continente, e sull’Italia.

In modo particolare, nel mese di giugno, avremo a che fare, sempre secondo le ultime tendenze di ECMWF, con delle anomalie di geopotenziale positive sull’Europa centro-settentrionale, mentre sull’area del Mediterraneo rimarrà un campo di pressioni medie, che favorirà l’innesco dell’instabilità pomeridiana sui rilievi dell’entroterra.

Ma non mancheranno neppure fasi di instabilità, per il possibile isolamento di potenziali gocce fredde o cut-off sui mari attorno l’Italia, che potranno causare fasi di instabilità, con fenomeni temporaleschi anche sulle zone costiere.

Una maggiore stabilità, con clima più caldo e stabile, si dovrebbe vedere nel mese di luglio, anche se questi periodi anticiclonici potranno essere disturbati da momenti d’instabilità. Di sicuro per assaporare le prime ondate di calore di stagione dovremo aspettare, almeno fino alla prima decade di luglio.

I dubbi sull’anticiclone africano

L’unico vero dubbio dell’estate 2023 riguarderà proprio l’anticiclone africano, in modo particolare l’area in cui potrebbe sbucare con maggiore persistenza sul Mediterraneo e in Europa, nella seconda parte della stagione estiva, in base all’evoluzione del monsone di Guinea sull’Africa occidentale, e del flusso perturbato atlantico sul nord Atlantico, fra America e Europa.

Se l’anticiclone subtropicale africano, nel corso dell’estate, sbucherà in direzione della Penisola Iberica, le regioni centro-meridionali, potrebbero risentire di correnti più fresche dai quadranti settentrionali, che oltre a mantenere la calura su valori più che accettabili, potrebbero regalarci anche degli eventi temporaleschi e fasi di spiccata instabilità atmosferica.

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