Fiera chiusa, un'occasione persa. Gli organizzatori: «Eventi in provincia»

Fiera chiusa, un’occasione persa. Gli organizzatori: «Eventi in provincia»

Fiera chiusa, un’occasione persa. Gli organizzatori: «Eventi in provincia»

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mercoledì 07 Giugno 2017 - 17:43

Claudio Prestopino, a nome dell'associazione People on the Move, racconta questi mesi di lavoro per costruire un programma ricco di eventi per i mesi estivi in fiera e la rabbia per aver scoperto che lo scontro tra Istituzioni lascerà lo spazio chiuso

L’annuncio è arrivato oggi: quest’anno lo spazio della Fiera resterà chiuso durante l’estate. Niente eventi, niente programmazione per godere la cittadella fieristica di viale della Libertà, come invece era accaduto in questi ultimi anni (vedi articolo a parte). Una notizia che lascia l’amaro in bocca a tanti cittadini e a chi aveva già messo in moto la macchina organizzativa per regalare anche quest’anno almeno un mese di iniziative, attività, eventi di promozione turistica, momenti ricreativi. Claudio Prestopino, a nome dell’associazione People on the Move, non nasconde rabbia e rammarico per questa ennesima occasione sprecata per la città e annuncia che tutto quello che sarebbe stato allestito nella Fiera di Messina sarà traferito in un’altra location della provincia.

«Abbiamo appena appreso dal Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale che quest’anno i cancelli della Fiera di Messina resteranno, per la prima volta in tanti anni, chiusi privando le decine di migliaia di messinesi del piacere di passeggiare lungo i viali del quartiere fieristico fruendo delle attività svolte perché il Comune non ha condiviso il bando per l’assegnazione delle aree.

Questo ci colpisce in maniera particolare in quanto direttamente interessati perchè, così come avvenuto nelle annate precedenti, siamo stati sempre attivi nell’organizzazione degli eventi del periodo estivo, in particolar modo dei “canonici” 15 giorni di fiera d’agosto.

Non possiamo non soffermarci sul fatto che questo ennesimo “fallimento” deriva dal mancato accordo tra due Istituzioni causato dalle posizioni avverse assunte dai rappresentanti della giunta comunale. Il Comune rappresenta i cittadini. Tutti i cittadini, sia gli utenti delle manifestazioni che gli operatori commerciali senza dimenticare coloro, anche piccole attività commerciali cittadine, che grazie all’indotto generato dalle manifestazioni sviluppano business in un periodo altrimenti “morto”. Come sempre quindi le “beghe” di palazzo le pagano gli operatori ed i cittadini. Anzi, in questo caso anche i crocieristi. Per loro infatti avevamo approntato un piano di accoglienza per tutto il mese di agosto (anche di mattina) all’interno della Fiera che prevedeva sia degustazioni gratuite delle specialità locali (in collaborazione con numerose imprese enogastronomiche) che un vero e proprio “villaggio siciliano” ove avrebbero goduto di spettacoli e rappresentazioni delle tradizioni isolane.

Per il nostro progetto di quest’anno avevamo previsto anche attività di spettacolo, teatro e musica che accontentassero tutti i gusti, alcune delle quali con ingresso gratuito. Numerose associazioni culturali hanno sin da gennaio condiviso il nostro progetto. Purtroppo gli sforzi e i preparativi di questi mesi non verranno premiati, i cancelli resteranno chiusi. Ringraziamo comunque, tra gli altri, la disponibilità di: Cooperativa Sinfonietta, Latitudini, Querelle, Actor Gym, Fieri di Essere, Creab.

Nell’ottica di una “ripartenza” dal basso una manifestazione “popolare” come la fiera di agosto non può che essere vista di buon occhio dall’amministrazione ma, in realtà, evidentemente così non è visto il “muro” che l’Autorità Portuale si è trovato contro. A fini di cronaca ricordiamo che la Fiera di Palermo (in questo momento in pieno svolgimento) ha ritrovato lustro grazie all’accordo tra il comune ed una cordata di imprenditori.

Piace comunque ricordare il plauso degli oltre 100.000 visitatori della scorsa edizione di “Agosto in…Fiera”. Perché NOI organizziamo le cose rimboccandoci le maniche, collaborando con Istituzioni e Associazioni, smussando gli angoli e facendo buon viso a cattivo gioco anche quando ci sarebbe da “saltare” sulla scrivania e battere i pugni, mettendoci la faccia, SEMPRE.

Questa quindi non è una fine ma un nuovo inizio. Siamo già al lavoro per spostare le attività di carattere espositivo in un importante centro turistico della provincia. L’atmosfera sarà diversa, non ci saranno nè la Vara né i giochi di artificio a fare da corollario alla spensieratezza dei momenti trascorsi in Fiera ma di certo ci sarà una città diversa ed una diversa Amministrazione che saprà cogliere le giuste opportunità da offrire ai propri concittadini».

6 commenti

  1. Dispiace che tempostretto dia voce ad evidenti strumentalizzazioni come questa. L’autorità portuale ha chiarito che l’area non è concedibile a causa dei lavori in corso. Inoltre arroga la proprietà dell’area, non si capisce cosa c’entri il comune né questa ditta che parla non si sa a quale titolo.

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  2. Dispiace che tempostretto dia voce ad evidenti strumentalizzazioni come questa. L’autorità portuale ha chiarito che l’area non è concedibile a causa dei lavori in corso. Inoltre arroga la proprietà dell’area, non si capisce cosa c’entri il comune né questa ditta che parla non si sa a quale titolo.

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  3. sergio indelicato 8 Giugno 2017 06:41

    Sono gli uomini che creano non le condizioni a creare l’uomo. Fatta questa premessa è bene ricordare che da un parte Enti e Amministrazione hanno lasciato l’area fieristica nel totale disinteresse quando il sottoscritto aveva presentato un protocollo d’intesa per la fruizione e utilizzo dell’area che non è stato preso nemmeno in considerazioni (atti e numero di protocolli alla mano) Dall’altra si lamenta il rammarico di mesi di lavoro persi per organizzare una fiera nemmeno degna di un
    Suk. Questa è Messina.

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  4. sergio indelicato 8 Giugno 2017 06:41

    Sono gli uomini che creano non le condizioni a creare l’uomo. Fatta questa premessa è bene ricordare che da un parte Enti e Amministrazione hanno lasciato l’area fieristica nel totale disinteresse quando il sottoscritto aveva presentato un protocollo d’intesa per la fruizione e utilizzo dell’area che non è stato preso nemmeno in considerazioni (atti e numero di protocolli alla mano) Dall’altra si lamenta il rammarico di mesi di lavoro persi per organizzare una fiera nemmeno degna di un
    Suk. Questa è Messina.

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  5. POI VI LAMENTATE SE QUALCUNO PARAGONA MESSINA A CATANIA O A PALERMO O AL RUANDA O A SHANGRI-LA’. MESSINA HA TUTTO DA PERDERE. FIERA DI MESSINA LA FIERA PARAGONABILE AI MERCATINI RIONALI DI GIOSTRA E ALTRI. NON VOGLIO E NON POSSO PARAGONARE IL MERCATO DI GIOSTRA HA LA PROPRIA DIGNITA’, PERO’ IL MERCATO DI GIOSTRA NON E’ INTERNAZIONALE. MENTRE LA FIERA DI MESSINA, RIPETO MESSINA, NON E’ NEANCHE RIONALE. QUANDO ERO PICCOLO ALLORA ERA LA VERA FIERA, ANCHE SE TUTTA LA FIERA ERA GRANDE UN PADIGLIONE DI MILANO, PERO’ LA FIERA AVEVA LA PROPRIA DIGNITA’ LA PROPRIA PROFESSIONALIA’, LA PROPRIA NOTORIETA’ ORA CHE CI SONO? SOLTANTO UMILIAZIONI DII UNA CITTA’ CHE NON E’ STATA NEMMENO CAPACE, UNICO STORICA OCCASIONE, DI RICEVERE LE FIRST LADY. ANDATE VIA

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  6. POI VI LAMENTATE SE QUALCUNO PARAGONA MESSINA A CATANIA O A PALERMO O AL RUANDA O A SHANGRI-LA’. MESSINA HA TUTTO DA PERDERE. FIERA DI MESSINA LA FIERA PARAGONABILE AI MERCATINI RIONALI DI GIOSTRA E ALTRI. NON VOGLIO E NON POSSO PARAGONARE IL MERCATO DI GIOSTRA HA LA PROPRIA DIGNITA’, PERO’ IL MERCATO DI GIOSTRA NON E’ INTERNAZIONALE. MENTRE LA FIERA DI MESSINA, RIPETO MESSINA, NON E’ NEANCHE RIONALE. QUANDO ERO PICCOLO ALLORA ERA LA VERA FIERA, ANCHE SE TUTTA LA FIERA ERA GRANDE UN PADIGLIONE DI MILANO, PERO’ LA FIERA AVEVA LA PROPRIA DIGNITA’ LA PROPRIA PROFESSIONALIA’, LA PROPRIA NOTORIETA’ ORA CHE CI SONO? SOLTANTO UMILIAZIONI DII UNA CITTA’ CHE NON E’ STATA NEMMENO CAPACE, UNICO STORICA OCCASIONE, DI RICEVERE LE FIRST LADY. ANDATE VIA

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