"L'impatto del ponte", Italia Nostra s'appella all'Europa

“L’impatto del ponte”, Italia Nostra s’appella all’Europa

Redazione

“L’impatto del ponte”, Italia Nostra s’appella all’Europa

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mercoledì 05 Marzo 2025 - 21:13

Per l'associazione ambientalista, effetti negativi sugli ecosistemi. "Paradisi ricchi di biodiversità da tutelare nello Stretto"

“Il ponte e l’impatto sugli ecosistemi. Salviamo delle zone naturalistiche di interesse comunitario. Paradisi ricchi di biodiversità, dai Monti Peloritani all’area dello Stretto”. Italia Nostra si rivolge all’Unione europea. È stato inviato alla Commissione europea nei giorni scorsi un documento a firma del direttore generale Michele Campisi. In particolare, l’associazione ha “rilevato alcune sostanziali criticità sorte nell’impatto sugli ecosistemi. Zone di rilevante interesse naturalistico della Comunità europea. I rilievi sul progetto sono state constatate anche dalla commissione tecnica del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Molte delle opere di mitigazioni non sono state ancora individuate o sono demandate alla fase realizzativa senza una loro vera programmazione”.

Italia Nostra “invita la Commissione europea a non accogliere le indicazioni del progetto, avendo ampiamente disatteso le indicazioni presenti nella Direttiva Habitat. Costa Viola, Monti Peloritani, Curcuraci, Antennamare e Area dello Stretto sono apparentemente nomi di ignote geografie. In realtà sono zone naturalistiche di interesse comunitario – dei veri e propri paradisi ricchi di biodiversità salvati dallo sconquasso territoriale degli ultimi decenni – sottoposti al controllo di Bruxelles. Su di esse si dispiega la immane struttura del Ponte di Messina. Equilibri delicati che richiedono il riconoscimento di un loro naturale diritto ad esistere per la salvezza delle comunità e l’identità nazionale”.

“Salviamo gli equilibri tra i laghi di Ganzirri e lo Stretto”

Dichiara il direttore generale Campisi: “I laghi di Ganzirri e di Faro sono dei sistemi idrografici di enorme delicatezza che interagiscono direttamente col mare dello Stretto. La loro alterazione e modifica non è solo danno alle numerose popolazioni di volatili che vi nidificano in diverse decine di specie migratorie, ma è l’equilibrio della falda in una difficile interazione tra i flussi dell’acqua marina. Costa Viola è un paesaggio sommerso pieno di oltre cento specie vegetali marine differenti su cui volteggiano e si riproducono varietà di pesci accorsi a riprodursi, lì qui dove la consistenza del plancton è la più ricca del Mediterraneo”.

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2 commenti

  1. COGITO ERGO SUM 5 Marzo 2025 21:38

    Scusate, ma del parere del CIPESS , di quando verrà fornito, del suo contenuto, si sa qualcosa ? Chiedo per amici.

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  2. Per centinaia di anni ‘sto stretto non gli è importato mai a nessuno…ora con la scusa del ponte parlano tutti e tutti si interessano. Nessuno si interessa invece del forte inquinamento delle centinaia di navi che passano da lì . Tutto apposto per loro vero?

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