L’INTERVISTA. Alessandro Quasimodo: “Giovani e poesia, il ruolo degli audiolibri nell’era moderna”

L’INTERVISTA. Alessandro Quasimodo: “Giovani e poesia, il ruolo degli audiolibri nell’era moderna”

Carmelo Caspanello

L’INTERVISTA. Alessandro Quasimodo: “Giovani e poesia, il ruolo degli audiolibri nell’era moderna”

sabato 03 Febbraio 2024 - 08:30

L’attore e regista (figlio del Nobel Salvatore) sarà la voce di “Riflessione”, libro di un giovane autore messinese. Con Tempostretto condivide la sua visione culturale in una conversazione approfondita. “Sarò in Sicilia a luglio, come ogni anno”

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Alessandro Quasimodo: “Un giovane che si avvicina alla poesia è un fatto importante. Progetti come questo offrono opportunità preziose”
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Roberto Bartocci: “Vi racconto la mia passione per la scrittura e la poesia”


di Carmelo Caspanello
Alessandro Quasimodo, attore e regista (nonché figlio del premio Nobel Salvatore Quasimodo), sarà la voce di un audiolibro di poesie (“Riflessione), di uno studente messinese, Roberto Bartocci. Il prodotto, frutto di un bando indetto dalla Aletti Editore, sarà disponibile a partire dal prossimo luglio. Quasimodo ha sottolineato l’importanza dell’avvicinarsi dei giovani alla poesia, esprimendo apprezzamento per Bartocci e la sua dedizione alla scrittura fin dalla giovane età. Ha altresì evidenziato l’importanza degli audiolibri, specialmente per coloro che hanno difficoltà nella lettura.

Lo rintracciamo nella sua abitazione milanese, per intervistarlo. Il regista ha condiviso la sua esperienza personale, a partire dalla raccolta delle prime poesie di suo padre, scritte all’età di 14-15 anni, auspicando che il giovane siciliano, seguendo le orme del Nobel, raggiunga vette sempre più alte nella scrittura. La discussione si è poi concentrata sull’audiolibro. Quasimodo elogia la crescita del settore, sottolineando l’importanza di letture fatte da professionisti e criticandone la commercializzazione.

Quasimodo, delle iniziative come quelle che stanno coinvolgendo l’allievo dell’Istituto professionale per i servizi commerciali di Letojanni?
“Sono stato chiamato a dare voce a un progetto che coinvolge la poesia di un giovane che si avvicina al mondo della scrittura. Potrò dire qualcosa in più a luglio, a prodotto finito. Sicuramente, un giovane che si avvicina alla poesia è un fatto importante. La poesia ha il potere di stimolare la mente e l’anima, portando con sé riflessioni profonde. In un’epoca in cui molti giovani si concentrano su altre attività, vedere un impegno come quello di Roberto è lodevole. Inoltre, progetti come questo offrono opportunità preziose per i giovani scrittori di far conoscere le proprie opere e di ottenere visibilità”.
Lei ha menzionato l’importanza degli audiolibri per chi ha difficoltà nella lettura o per persone malate. Come regista e attore, come vede l’evoluzione di questo settore?
“Gli audiolibri stanno diventando sempre più popolari, e credo che abbiano un ruolo fondamentale nella fruizione della letteratura. Per coloro che non possono leggere o preferiscono ascoltare, l’audiolibro offre un’alternativa preziosa. È importante, però, che queste produzioni siano realizzate da professionisti per garantire una qualità elevata”.
Parlando del suo coinvolgimento in altri progetti di audiolibri, quali sono le sfide e le soddisfazioni che ha riscontrato in questo settore?
“Registrare audiolibri è un’esperienza unica. La sfida principale è quella di interpretare il testo in modo coinvolgente, trasmettendo emozioni attraverso la voce. Allo stesso tempo, è gratificante sapere di poter rendere la letteratura accessibile a un pubblico più ampio. Tuttavia, va notato che il commercio sugli audiolibri, con richieste specifiche da parte di alcuni, può presentare sfide che vanno gestite con attenzione”.
Lei è coinvolto anche nel Parco letterario di Roccalumera intitolato a suo padre, Salvatore. Può dirci qualcosa di più su questo progetto e come contribuisce alla promozione della cultura?
“Il Parco letterario di Roccalumera è un progetto che ho fondato insieme a Sergio Mastroeni. Funziona benissimo e raccoglie molte ispirazioni dallo studio di mio padre, Salvatore Quasimodo. È un luogo importante per la cultura, frequentato e apprezzato. Contribuisce alla promozione della cultura attraverso eventi, studi e iniziative che valorizzano il patrimonio letterario. Che io contribuisco ad arricchire, cercando e trovando cose nuove di mio padre”.
Parlando del futuro, quando tornerà in teatro? Ci sono progetti in programma?
“Attualmente, sto affrontando un periodo di stop a causa di un incidente in doccia che ha danneggiato il mio osso sacro. Tuttavia, spero di tornare in scena non appena sarà possibile. Nel frattempo, continuo a dedicarmi ai progetti culturali”.
“Ci ha detto che solitamente visita la Sicilia a luglio. Tornerà anche nel 2024 e ci vedremo magari al Parco Quasimodo?
“Sì, di solito visito la Sicilia in luglio, e penso che anche nel 2024 ci sarò. Sarà un piacere incontrarci al Parco Quasimodo o in altri luoghi legati alla cultura siciliana”.

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