Il Comitato Civico "Quiete, sicurezza, mobilità: non sono concessioni, sono Diritti" presenta un esposto-denuncia
Una situazione di “grave disagio sanitario e ambientale” sta esasperando i residenti della Via Consolare Pompea, a causa di reiterati sversamenti di liquami fognari che finiscono sul manto stradale. A lanciare il grido d’allarme è il Comitato Civico “Quiete, sicurezza, mobilità: non sono concessioni, sono diritti“, che ha presentato un dettagliato esposto-denuncia indirizzato a sindaco, assessori, Amam, Asp e Forze dell’Ordine.
Secondo la denuncia, il problema non è isolato, ma si verifica con una “preoccupante frequenza” e dimostra la “mancata risoluzione definitiva” del guasto.
Una cronologia di ripetuti episodi
L’esposto ripercorre una sequenza di eventi che si sono verificati con cadenza quasi mensile:
- 15 giugno 2025: primo episodio segnalato di fuoriuscita di liquami.
- 13 agosto 2025: secondo episodio, per il quale era già stato presentato un esposto agli organi competenti.
- 4 ottobre 2025: nuovo episodio, che ha fatto scattare l’ultima e più formale denuncia.
In tutti i casi segnalati, l’impatto sul territorio è stato pesante. Il Comitato Civico denuncia la presenza di “schizzi di liquami sul manto stradale, con possibile contaminazione delle persone e dei veicoli”, oltre a “forti miasmi, con evidenti problemi igienico-sanitari e rischi infettivi”. Si aggiunge inoltre il “disagio continuo ai residenti, anche sotto il profilo del decoro urbano e della salubrità ambientale”.
Canali di emergenza irraggiungibili
La frustrazione dei residenti è acuita dalla difficoltà, o impossibilità, di segnalare le emergenze agli Enti preposti.
“Non è tollerabile che nessun canale di comunicazione con gli Enti preposti sia realmente operativo in caso di emergenze ambientali e sanitarie”, si legge nella nota firmata dalla referente del Comitato, Emanuela Cannistrà.
In particolare, il Comitato Civico afferma che, sia ad agosto che a ottobre, i cittadini hanno “tentato inutilmente di contattare il numero di segnalazione Amam attivo h24”. Nonostante “lunghe attese della durata di 10 minuti, nessuna risposta è mai giunta dagli operatori”, con le chiamate che terminavano con il solo messaggio automatico: “Tutti gli operatori sono impegnati, si prega di richiamare più tardi”. Anche il tentativo diretto di contattare un dirigente dell’Amam è rimasto senza esito.
Le richieste ufficiali agli Enti
Di fronte a una situazione definita “inaccettabile e pericolosa”, il Comitato Civico chiede che ciascun Ente, per quanto di propria competenza, agisca immediatamente:
- Accerti con urgenza l’origine e la responsabilità degli sversamenti.
- Ponga in essere interventi immediati per la rimozione del pericolo e la sanificazione delle aree interessate.
- Avvii una verifica strutturale e funzionale del sistema fognario della zona, così da scongiurare nuovi episodi.
- Garantisca un canale di comunicazione diretto, efficace e presidiato per le segnalazioni di emergenza da parte dei cittadini.
- Informi formalmente il Comitato sulle misure adottate e sui tempi previsti per la risoluzione definitiva del problema.
