ll Pd di Messina nel caos, lo scontro Russo-Hyerace paralizza il partito

ll Pd di Messina nel caos, lo scontro Russo-Hyerace paralizza il partito

Marco Olivieri

ll Pd di Messina nel caos, lo scontro Russo-Hyerace paralizza il partito

venerdì 20 Dicembre 2024 - 09:00

Le nomine e i vari organismi bloccati dal boicottaggio dei 49 delegati Dem e defezioni nella maggioranza. Sullo sfondo, la sfida per le regionali

MESSINA – Non c’è pace per il Pd a Messina. La decisione dei 49 delegati (contro 51) pro Alessandro Russo di disertare l’assemblea congressuale ha contribuito, assieme a defezioni nella maggioranza, a paralizzare il Partito democratico. E non si è potuto provvedere a eleggere direzione, segreteria, presidente dell’assemblea e commissione di garanzia. Con la mancanza del numero legale, si è solo preso atto dell’elezione di Armando Hyerace segretario provinciale. Un caso unico. Un caos e un blocco che colpisce un partito che, di fatto, deve ancora nascere. E deve attecchire nella società messinese. Quella è la vera sfida.

Da una parte Hyerace e Domenico Siracusano, che ambisce alla presidenza. Dall’altra Russo, sostenuto per la carica di segretario dal deputato regionale Calogero Leanza e da buona parte dell’area Cuperlo. Ora è il momento che queste varie anime si parlino e pensino a come uscire dal pantano. Il consigliere comunale si sarebbe aspettato “un’apertura e un riconoscimento politico nei confronti di circa la metà del Pd messinese, coinvolgendola nella scelta delle figure di vertice del partito. Con i colpi di maggioranza, non si governa un partito spaccato”.

Siracusano, invece, ha rispedito al mittente l’accusa di non tenere conto degli equilibri: “Chi ieri ha rifiutato di costruire uno spazio di condivisione, anzi ha avvelenato i pozzi con ricorsi, parlando di capi bastone e signori delle tessere, oggi chiede di tornare a lavorare per coinvolgere tutte le competenti del partito”.

Primarie aperte o chiuse per la segreteria regionale?

Sullo sfondo anche la battaglia per la segreteria regionale. L’attuale segretario, il parlamentare Anthony Barbagallo, insiste per primarie circoscritte agli iscritti. Altri, come la deputata regionale Valentina Chinnici e lo stesso Russo, spingono per primarie aperte, sul modello del sostegno alla segretaria Elly Schlein.

Data la debolezza del partito in Sicilia, fare votare chi non è iscritto potrebbe essere un segnale di risveglio. Ma, a Messina come a Palermo, in discussione sono veti incrociati e personalismi. Fa ancora più impressione qui perché, nella città dello Stretto e nel territorio metropolitano, i Dem devono ancora affermarsi. Se a livello nazionale, non mancano i problemi in termini d’identità e rilancio progettuale, nel Messinese è tutto da costruire. Lo capiranno i dirigenti? O risveglio. O morte del partito. Una terza possibilità non esiste.

Nella foto i sostenitori del segretario Hyerace.

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5 commenti

  1. i soliti sinistrelli ……..messinesi e siculi in genere…….dovrebbe intervenire la Schlein, perche non lasciare liberi i simpatizzanti PD , anche non iscritti, nella scelta come si è fatto in campo nazionale…???? specie quando le forze in campo si equivalgono ….vedi Messina un Segretario eletto per 3 voti e una maggioranza al 51%……sembra un ridicolo atto di forza……..

    PS sono un libero elettore né simpatizzo per Hyerace o Russo

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  2. Lanfranchi Eugenio 20 Dicembre 2024 12:08

    questo è l’importante vedervi paralizzati e inconcludenti siete solo questo sia pd e 5 stalle

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  3. il nulla che si scontra col niente!

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  4. “Mi dispiace dirlo, ma con questi dirigenti, non vinceremo mai!!!”
    (Nanni Moretti, piazza Navona 2 febbraio 2002)
    Cosa è cambiato da allora?

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  5. Chiariamo. Il problema è più che altro politico perché c’è una sostanziale differenza tra le due mozioni congressuali. Russo vuole un Partito aperto che ricostruisca i rapporti con la base ed i circoli e che faccia una critica sulla conduzione del partito in questi anni. Conduzione che ha portato anche alla perdita del deputato messinese ed alla riduzione ad appena un consigliere regionale…. Su tali temi non c’è allo stato convergenza, quanto agli incarichi non esistono problemi ogniuno si assicurerà con i propri delegati quanto spetta!

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