"Le ali continuano a battere", è l'evento organizzato dall'Asso, associazione siciliana sostegno oncologico, al Palacultura, per riflettere sugli aspetti relativi al supporto psicologico e ad iniziative come il laboratorio di trucco e parrucco inaugurato di recente al Papardo. E' stata una serata emozionante, resa intensa dalla sfilata di 20 pazienti di oncologia, dal monologo di Federica De Cola, dalle coreografie di Danzarte e dal dibattito.

Solo il coraggio può donare le ali più grandi, solo la speranza può far sì che non smettano mai di battere.

Quello di sabato sera al Palacultura, è stato un spettacolo intenso, emozionante, che ha commosso ed insieme aiutato a sorridere. “Le ali continuano a battere”, così lo hanno voluto chiamare gli organizzatori, l’Asso (Associazione siciliana sostegno oncologico), presieduta dal professor Vincenzo Adamo (direttore oncologia medica del Papardo), il vicepresidente del Consiglio comunale Nino Interdonato e la studentessa di medicina Chiara Celano. Testimonial della serata, presentata da Massimiliano Cavaleri, l’attore e regista Maurizio Marchetti.

Ma i veri protagonisti dell’evento sono stati i venti pazienti dell’oncologico che hanno sfilato in passerella dimostrando che non ci sono barriere di nessun tipo quando le ali battono, e battono forte, contro ogni difficoltà, contro ogni momento di sconforto, contro ogni paura. Sedici donne e quattro uomini che davanti ad una platea emozionata hanno sfilato con passione e un sorriso, alcuni indossando la parrucca altri no, ma in entrambi i casi lasciando che i segni che la chemioterapia lascia nel corpo e nell’anima siano soltanto un modo per dire “eccomi, questo sono io, sto lottando”.

La serata è stata organizzata con cura dei particolari ed oltre alla sfilata c’è stato un momento di riflessione con la tavola rotonda sulle tematiche relative agli aspetti psicologici del cancro e sull’importanza del laboratorio di trucco e parrucco inaugurato di recente al Papardo. “L’aspetto psicologico nel combattere il cancro ricopre almeno il 30% della cura- ha sottolineato Beppe Picciolo- ed è importante non sottovalutare l’apporto che anche laboratori come quello del Papardo riescono a dare”. La devastazione della malattia, dovuta anche alle conseguenze della chemioterapia, può essere combattuta anche con strumenti che curano l’anima.

Il professor Adamo si è soffermato a lungo su tutte queste tematiche e su come le associazioni onlus che nascono per dare supporto alla lotta al cancro debbano avere la massima attenzione.

Nel corso dell’iniziativa è stato presentato un libro su nutrizione e cancro, è stato proiettato il cortometraggio “Insieme”, presentato al Festival di Venezia, con Giorgia Wurth, Euridice Auxen e Nicolas Vaporidis, ed è andato in scena una coreografia di Danzarte. Ha commosso ed emozionato il pubblico Federica De Cola, che ha presentato un brano del monologo “I miei occhi cambieranno”, scritto da Celeste Brancato, morta nel 2009 per un tumore, e che con la regia di Giampiero Cicciò sta facendo il giro dei palcoscenici internazionali.

Una serata diversa, servita a riflettere ma anche a dare forza per continuare una lotta che è su diversi fronti, non solo scientifico, ma anche sociale, umano, psicologico e che vede impegnati non solo medici, oncologi, scienziati, ma anche volontari in un cammino che deve essere fatto insieme.

“Le ali continuano a battere” è un messaggio di speranza ma anche un invito a non arrendersi, nonostante tutto.

Rosaria Brancato