Luoghi del cuore Fai 2025. Il Convento di Santa Maria del Gesù Superiore terzo in Sicilia

Luoghi del cuore Fai 2025. Il Convento di Santa Maria del Gesù Superiore terzo in Sicilia

Redazione

Luoghi del cuore Fai 2025. Il Convento di Santa Maria del Gesù Superiore terzo in Sicilia

giovedì 12 Giugno 2025 - 12:37

E trentesimo in Italia

Il 12° censimento de “I Luoghi del Cuore”, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, si chiude con 2.316.984 voti raccolti, una straordinaria espressione di coinvolgimento attivo e coesione sociale; la conferma che il programma, promosso da FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, rappresenta il più importante ed efficace strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela del patrimonio del Paese. All’adesione delle singole persone si è accompagnata infatti quella delle comunità: 196 registrate in tutta Italia, sotto forma di associazioni e comitati spontanei, ma anche Comuni e Parrocchie. Gruppi radicati sui territori, che hanno scelto il censimento del FAI per esprimere l’attaccamento ai luoghi, insieme all’urgenza di proteggerli e valorizzarli, riconoscendone in tal modo il valore identitario. In questa edizione sono ben 221 i luoghi – mai così tanti – ad aver superato la soglia minima di 2.500 voti che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto da oggi all’11 settembre, per sostenere progetti di restauro e valorizzazione culturale. Mai così tanti, inoltre, i luoghi che hanno superato i 10.000 voti, che si trovano in ben 13 diverse regioni: numeri da record, mai raggiunti in precedenza.

A vincere l’edizione 2024 del censimento con 72.050 voti è il Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (AT), provincia per la prima volta sul gradino più alto del podio: un luogo strettamente legato alla figura di Don Bosco, che lo acquistò nel 1877 salvandolo dall’abbandono. I voti sono stati raccolti non soltanto sul territorio, ma anche nelle scuole salesiane in vari paesi del mondo, dall’India alla Colombia, dalle Filippine al Messico, in nome dell’attualità e dell’importanza dell’eredità educativa del fondatore. Al secondo posto la Fontana Antica di Gallipoli, 62.967 segnalazioni, uno degli emblemi culturali della città, per la quale si sono unite numerose realtà del territorio. In terza posizione si è classificata la Chiesa di San Giorgio nel borgo di Tellaro, una frazione di Lerici (SP) dove la piccola ma tenace comunità si è mobilitata e riunita per proteggere il proprio patrimonio culturale riuscendo a raccogliere 47.012 voti (qui la classifica completa).

In Sicilia

Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, Santo Stefano Quisquina (AG) – 35.862 voti

L’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina è immerso in una foresta di querce secolari a 986 metri di altitudine: il termine “Coschin”, da cui trae origine il nome della località, significa infatti “oscurità” o “luogo in ombra”. Il sito ha un’importante storia spirituale legata a Santa Rosalia, la patrona di Palermo, che qui probabilmente visse nel XII secolo come eremita. L’origine della devozione locale risale al 1624, quando nel bosco venne scoperta una grotta con una lapide che avrebbe testimoniato la presenza della santa. Diventata meta di pellegrinaggio, vi sorse una prima cappella, mentre la struttura attuale, articolata su più livelli, risale al 1772, quando grazie a donazioni di fedeli venne costruito l’imponente complesso monastico: oltre alla piccola chiesa vi sono la cucina, le celle, le botteghe, il refettorio e i vari ambienti conventuali. Ogni anno, la prima domenica di giugno, l’eremo è al centro di una grande festa che coinvolge l’intera comunità. Il Comitato “I Luoghi del Cuore di Santo Stefano Quisquina”, in collaborazione con la Pro Loco e i volontari FAI di Agrigento, ha partecipato al dodicesimo censimento del FAI per fare conoscere il luogo e segnalare l’urgente necessità di manutenzioni straordinarie, dopo il restauro di vent’anni fa.

Parco regionale di Cava Ispica, Modica (RG) – 32.154 voti

Si tratta di uno stretto vallone solcato da un corso d’acqua, che si estende per circa 13 chilometri, tra i comuni di Modica, Ispica e Rosolini, offrendo un suggestivo panorama. L’area è uno dei maggiori complessi naturalistico-archeologici della Sicilia, grazie alla sua articolata stratigrafia, con una continuità insediativa dall’Età del Bronzo fino all’Alto Medioevo. La sua parte più settentrionale, nota come Cava Ispica, raggiunge un’altitudine di 400 metri ed è stata testimone di importanti scoperte archeologiche, tra cui un villaggio risalente all’Età del Bronzo, rinvenuto nel 1986 nella contrada Baravitalla. Il Parco ospita anche un cimitero paleocristiano, con loculi e tombe ad arcosolio e un Gymnasium ellenistico con iscrizioni greche. Non meno significativo è il quartiere trogloditico del Cuozzu, che conserva resti della chiesa in grotta di Santa Maria, risalente all’epoca normanna. Al di fuori del sito, la chiesa rupestre di San Nicola, recentemente recuperata, completa questo straordinario patrimonio culturale. Il Parco archeologico regionale di Cava Ispica è stato candidato dal Comitato “Abbi cura di Cava Ispica”, che ha partecipato al censimento “I Luoghi del Cuore” 2024 per chiedere l’ampliamento delle aree visitabili e segnalare la necessità di mettere in sicurezza i sentieri e le vie di collegamento tra i monumenti della Cava e in particolare nell’area di Baravitalla.

Convento di S. Maria di Gesù Superiore, Messina – 13.538 voti

Fondato intorno al 1166, il Convento di Santa Maria di Gesù Superiore a Messina è il primo convento dei frati carmelitani in Europa, e successivamente, nel 1418, divenne il primo convento dei frati minori in Sicilia, con il titolo che ancora oggi conserva. Un’importante scoperta riguarda le spoglie di Antonello da Messina, custodite nella cripta sottostante la chiesa, riportata alla luce nel 1989 grazie a scavi archeologici. Indagini condotte dal CNR e dall’Università di Messina hanno confermato l’esistenza di una chiesa medievale sotto l’attuale struttura ottocentesca. Il Comitato “Amici di Antonello da Messina”, attivo dal 2011, ha lavorato per la valorizzazione del sito, ripulendolo e promuovendo il luogo con pubblicazioni, convegni e partecipazione a iniziative locali. Nonostante l’importante lavoro svolto, il convento necessita di un intervento urgente per il restauro della copertura della chiesetta ottocentesca, sotto la quale si trovano il piano della chiesa medievale e la cripta carmelitana. Per questo motivo il Comitato ha promosso la candidatura del sito al dodicesimo censimento “Luoghi del Cuore”, sostenuta anche dai volontari FAI di Messina.

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