La firma ieri in Prefettura contro le infiltrazioni "a tutela dell'economia legale nella provincia di Messina"
MESSINA – Appalti, Pnrr, imprenditoria. Per prevenire l’infiltrazione mafiosa e rafforzare i controlli, è stato firmato ieri un protocollo tra Prefettura e Uffici giudiziari. Ieri mattina la prefetta Cosima Di Stani e il procuratore distrettuale antimafia presso la Procura della Repubblica di Messina, Antonio D’Amato, hanno siglato il protocollo “per il potenziamento dell’azione istruttoria dei Gruppi interforze antimafia”.
Al Palazzo del governo, hanno presenziato il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Messina, Carlo Caponcello, il questore di Messina Annino Gargano, il comandante provinciale dei Carabinieri di Messina Lucio Arcidiacono, il dirigente capo della Direzione investigativa antimafia di Messina e i componenti del locale Gruppo interforze antimafia.
Fa sapere la prefettura: “L’Intesa ha dato attuazione all’articolo 6 del decreto del ministro dell’Interno del 2 ottobre 2023, che ha demandato ad accordi di collaborazione, sottoscritti in sede locale, la regolamentazione di un proficuo circuito comunicativo tra le Prefetture e gli Uffici giudiziari. Le due istituzioni, alla luce della costante strategia delle organizzazioni criminali di infiltrazione nel tessuto imprenditoriale, hanno condiviso la necessità di rafforzare la sinergia delle rispettive azioni, in modo da garantire la legalità e la trasparenza nelle numerose procedure di appalto avviate sul territorio, anche in ragione dell’impulso fornito dai finanziamenti erogati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Da parte sua , evidenzia la prefetta: “Il protocollo intende favorire l’azione di prevenzione contro le infiltrazioni criminali nel tessuto economico di questa provincia, a tutela dell’economia legale, potenziando l’attività istruttoria dei Gruppi interforze che coadiuvano il Prefetto, mediante lo scambio informativo. Scambio informativo di dati provenienti, rispettivamente, dai controlli antimafia svolti dall’Ufficio territoriale del governo e dagli accertamenti investigativi effettuati dalla Procura, soprattutto per quanto concerne gli interventi del Pnrr e del Pnc, Piano nazionale per gli investimenti complementari”.
Pertanto, “nel rispetto del segreto investigativo e delle disposizioni di legge in materia di privacy, sarà assicurata una costante condivisione degli elementi informativi utili alle rispettive attività di competenza, anche in occasione delle riunioni tecniche di coordinamento delle forze di polizia convocate dalla prefetta”.
Al riguardo, il procuratore generale Caponcello ha voluto “rimarcare la necessità che le informazioni sulle quali si fondano le interdittive antimafia siano sempre attuali e precise, sottolineando come questo protocollo si muove proprio nella direzione di agevolare l’attività istruttoria”.
Il procuratore D’Amato ha manifestato soddisfazione per la sottoscrizione del documento, segnalando che lo stesso “si inserisce in un contesto di rafforzamento dell’azione di prevenzione alla criminalità organizzata, già avviato con una precedente Intesa, siglata recentemente tra la Procura distrettuale antimafia e la Procura generale della Repubblica di Messina”.