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Mai più fiori sull’asfalto: da Salice l’inno alla vita e al rispetto delle regole

Francesco, Valeria, Lorena, Rebecca, Margherita, Aurora, migliaia di fiori sull’asfalto ed una mobilitazione per l’affermazione dei valori della vita e del rispetto delle regole che non deve fermarsi.

Stragi sulle strade

Purtroppo se l’Italia è ancora indietro rispetto agli obiettivi richiesti dall’Unione Europea (dimezzare le stragi stradali entro il 2020), Messina, che pure aveva registrato una diminuzione nel 2018, nell’anno che sta per finire è rimasta sgomenta di fronte a nuovi incidenti mortali. Giovani vite stroncate dal mancato rispetto del codice della strada, dalla guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, dalla disattenzione, dalla dipendenza da smarthopone.

In ricordo di Francesco Salvo

Pennellate di vita, l’incontro voluto da Maria Salvo e dai familiari di Francesco Salvo, vittima di un incidente stradale il 16 luglio del 2011, è stato al tempo stesso un momento di riflessione ma anche di speranza. Un dolore mai sopito ma un invito ad usare l’arte, la cultura, la street art, per continuare ad amare la vita. Già, perché se apriamo il nostro cuore all’amore, anche il rispetto delle regole diventa un gesto di estrema forza.

Il dibattito si è tenuto nel salone parrocchiale di Salice, introdotto da padre Peter Devadas che dopo il minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime della strada, ha ricordato i numeri terribili che ancora riguardano le stragi sull’asfalto.

Il murales di Spos Art

A “preparare” il dibattito di sabato è stata la realizzazione del bellissimo murales “Resta vivo”, all’ingresso di Salice ed opera dell’artista Andrea Sposari, in arte Spos Art.

Nell’obiettivo della famiglia Salvo c’è da un lato la volontà di ricordare Francesco (gli occhi nello specchietto retrovisore del murales sono i suoi), ma anche quella di rilanciare il senso di comunità attraverso l’arte e l’impegno dei giovani.

Mai più fiori sull’asfalto

La presidente nazionale dell’associazione dei familiari vittime della strada Pina Cassaniti, ricordando il percorso fatto in questi anni ha però ribadito che il traguardo è ancora lontano e sarà raggiunto solo quando non ci saranno più né vittime né imputati di omicidio stradale. Proprio ieri era la Giornata mondiale delle vittime della strada che l’Italia soltanto dal 2017 ha inserito nel calendario delle manifestazioni annuali.

Prevenzione e informazione

Presenti all’evento sia il sindaco Cateno De Luca (che ha spiegato quanto sta facendo l’amministrazione sia in ambito di prevenzione che di repressione) che l’assessore Dafne Musolino, entrambi impegnati in una costante azione nel territorio soprattutto nelle serate della movida.

Il pedagogista Nicolò Schepis ha accompagnato i presenti in un meraviglioso viaggio alla ricerca della bellezza dei sentimenti e degli stati d’animo positivi che tanto sono forieri di cambiamenti esteriori. Nell’era dell’odio social è fondamentale imparare a tornare all’altro da sé.

Stragi “invisibili” e ferite profonde

Altrettanto intenso è stato l’intervento dell’ispettore capo della Polizia Municipale Rosalba Ragazzi che attraverso i suoi stessi racconti “sul campo”, ha reso tangibili dolori e paure, conseguenze di comportamenti errati. Spesso poi ci soffermiamo esclusivamente sugli incidenti mortali, senza andare a vedere dietro i numeri di quei sinistri stradali che segnano, irreversibilmente la vita di migliaia di persone, di qualsiasi età. Rosalba Ragazzi si è soffermata sugli incontri nelle scuole ed ha mostrato alcuni video che hanno fatto riflettere.

La bellezza che salva

Ma Pennellate di vita è stato anche un incontro per invitare ad un’azione di rilancio di Salice attraverso l’arte, la bellezza, l’educazione al rispetto degli altri e del proprio territorio. In questo senso si è inserito l’intervento di Andrea Sposari, che ha introdotto i presenti alla conoscenza della Street Art, e quello successivo di Tonino Privitera che ha raccontato la storia di uno dei più riusciti modelli di rinascita: il progetto del Borgo Cannistrà a Barcellona.

Il Borgo Cannistrà

Le foto del “prima” e del “dopo” sono stupefacenti. Dal degrado all’arte, angoli riqualificati, murales, scalinate, pali dell’illuminazione dipinti, ovunque spuntano pezzi di bellezza e di cultura. C’è il salotto “Camilleri”, le frasi degli scrittori sugli scalini, le pareti delle case e dei palazzi con i murales: un vero e proprio museo a cielo aperto.

Un modello per tutti

E tutto questo è iniziato quando un gruppo di persone si è armato di “ramazza” e paletta per pulire dalle erbacce il borgo “Abbiamo deciso di non lamentarci ma di agire”.Si sa, il coraggio è contagioso e adesso artisti di fama internazionale contribuiscono ad abbellire gratuitamente il borgo, finito sulla stampa nazionale. “Il nostro motto: dedica 3 ore del primo sabato del mese alla tua terra”.

Il progetto Cannistrà è un modello che merita di essere ad esempio in ogni parte della nostra terra. E Maria Salvo non a caso ha voluto proprio i rappresentanti dell’associazione Cannistrà alla manifestazione di sabato.

I ragazzi di Salice del 2019

Le parole conclusive sono state affidate ai ragazzi di Salice che si sono impegnati per Pennellate di vita e che vogliono raccogliere, idealmente il “testimone” lasciato dai ragazzi del ’69, quegli entusiasti innamorati del villaggio che, con tanta buona volontà e passione, avviarono una stagione di rilancio e riqualificazione.