Sopralluogo a Scaletta ed Alì Terme dove si registrano le maggiori criticità. La riunione fissata per martedì. Ci saranno anche Cas e Anas

La conta dei danni del maltempo dello scorso fine settimana è in corso. Alcuni lavori urgenti sono stati eseguiti ma si temono ulteriori gravi disagi nel caso in cui dovesse tornare a piovere. I riflettori sono puntati sul versante jonico messinese. A Scaletta Zanclea, a distanza di 12 anni, si è risvegliato l’incubo alluvione. E’ stato eseguito un sopralluogo dal sindaco metropolitano, Cateno De Luca. “Abbiamo verificato i danni al cimitero – ha spiegato – che finanzieremo come Città metropolitana. Contestualmente abbiamo verificato quanto accaduto lungo la strada comunale a valle della A18 (nessuno intervenuto effettuato tranne quelli della città metropolitana)”.

“SBLOCCATI I LAVORI LUNGO IL TORRENTE DIVIETO”

E’ stato anche annunciato che sono stati “sbloccati i lavori lungo il Torrente Divieto dove gli interventi di somma urgenza – sostiene il sindaco metropolitano – sono fermi per una questione di competenze. I letti dei torrenti sono totalmente ostruiti ed i versanti continuano a cedere con colate di fango che mettono in pericolo la popolazione. E, dopo 10 anni – chiosa De Luca – la Regione destina appena 30mila euro per la manutenzione degli alvei dei torrenti di Scaletta mentre ce ne vorrebbero almeno 2 mln per la sola scaletta. Ma la cosa più bella è che ci vogliono 6 mesi per dire che la sabbia di quei torrenti è compatibile con quella della spiaggia e quindi si può portare lì”. Poi c’è il problema del Capo, sempre a Scaletta, che continua a “sgretolarsi”. “Abbiamo notato numerosi smottamenti lungo i versanti a monte della Statale 114 – incalza De Luca – per i quali avevo ideato e redatto un progetto cantierabile di una galleria paramassi che giace nei cassetti della Regione e dell’Anas.

“A CAPO ALI’ SI CONTINUA SOLO CON I ROCCIATORI…”

Da Capo Scaletta a Capo Alì il passo è breve. La parete rocciosa continua a cadere a pezzi. Causando seri rischi e disagi, legati alle continue chiusure della Statale 114 che dividono in due il versante jonico messinese. “Ci soliti rocciatori che disgaggiano pietre e piazzano reti – sbotta De Luca al termine del sopralluogo – ma non mi sembra ci siano realtà progettuali in atto. Se la proposta fatta dall’onorevole De Luca nel 2008 fosse stata seguita, oggi – aggiunge – avremmo risolto definitivamente (pensiamo alle sole reti paramassi piazzate in questo anni) la situazione. Invece ascoltiamo le solite dichiarazioni…”.

IL TAVOLO TECNICO

Il sindaco della Città metropolitana ha annunciato la convocazione per martedì di un tavolo tecnico con i responsabili dei vari enti “perché ci devono dire tempi e modalità di azione e se non hanno tempo per fare i progetti li faremo noi. Considerato che Cas ed Anas saranno al tavolo porremo le questioni a modo nostro: se non sono in grado di rispettare i tempi per acquisire il progetto dello svincolo di Alì Terme da appaltare entro gennaio, la Città Metropolitana è disponibile immediatamente a divenire soggetto attuatore perché le risorse che io ho trovato per realizzare lo svincolo non possono essere perse a causa della mala burocrazia. Stessa cosa faremo con Anas per quanto riguarda la realizzazione della galleria artificiale”.

DANNI ANCHE A FIUMEDINISI E LIMINA

L’ondata di maltempo ha causato seri danni anche a Fiumedinisi, dove diverse famiglie sono rimaste isolate in contrada Pedaria e nella Val d’Agrò. A Savoca è stata ripristinata la condotta idrica tranciata dalle acque del torrente Rina. A Limina la scorsa notte sono crollate due vecchie abitazioni. L’area adiacente è stata transennata dal Comune.