Un violento nubifragio mette Lipari in ginocchio. Danni per 30 milioni di euro

Un violento nubifragio mette Lipari in ginocchio. Danni per 30 milioni di euro

Francesca Stornante

Un violento nubifragio mette Lipari in ginocchio. Danni per 30 milioni di euro

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sabato 15 Settembre 2012 - 13:12

Lipari si è svegliata sotto un forte temporale che ha devastato l'isola. Torrenti esondati, fango nelle strade, scuole e negozi allagati, famiglie bloccate in casa. Per fortuna nessun ferito. Il sindaco ha chiesto lo stato di calamità naturale.

“Una cosa del genere qui non si vedeva da almeno cinquant’anni, è un disastro”. Sono le parole di un abitante di Lipari, la maggiore delle isole Eolie che questa mattina si è svegliata sotto un violentissimo nubifragio che ha lasciato seri danni dopo il suo passaggio. Un’ora di pioggia battente ha trasformato l’isola. Strade allagate e piene di fango, tre i torrenti esondati, tra le più colpite le frazioni di Canneto e Marina Corta. Paura anche tra i banchi per i ragazzi appena rientrati a scuola, il piano terra della scuola media si è totalmente allagato e i circa 200 studenti si sono rifugiati al primo piano dell’edificio. A Canneto il torrente con il fiume in piena ha sommerso una decina di auto, nella zona di Calandra è sceso a valle un fiume di detriti di pomice trascinando anche un bus carico di passeggeri. Acqua e fango anche in molti negozi e abitazioni, molte famiglie sono rimaste bloccate in casa in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Montagne di auto una sull’altra trascinate dalla furia dell’acqua, scooter e altri mezzi finiti addirittura in mare. I primi interventi sono stati coordinati dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni che ha chiesto aiuto a sette imprese del posto che hanno lavorato accanto alle squadre comunali,a quelle dei vigili del fuoco, dei forestali, della protezione civile e delle forze dell’ordine. Per fortuna non risultano vittime o feriti. Il sindaco Giorgianni ha anche disposto la chiusura delle scuole fino a quando non cesserà la prima emergenza e dopo un primo bilancio dei danni, stimati in circa 30 milioni di euro, ha chiesto lo stato di calamità naturale. (Francesca Stornante)

3 commenti

  1. come al solito, il sud Italia e le isole sono buone solo per le vacanze, per fare gli ipocriti dicendo -che mare bello!!! che posti meravigliosi!!! – PORCI LURIDI PUZZONI LEGHISTI MANGIAM………… !!!

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  2. Cioè? Mi perdoni cosa c’entrano i leghisti, i nordisti, le isole buone solo per le vacanze ecc…con le calamità naturali? Veda che anche al Nord Italia accadono le calamità naturali, queste ultime purtroppo non guardano Nord o Sud, Ovest o Est…proprio come la stupidità umana…

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  3. Ma come a Lipari la citta’ amministrata dal cugino di GIampiero D’Alia? Ma non era solo MEssina la citta’ disastrata da mettere in sicurezza con i soldi del ponte? Aih aih, senatore forse le improvvide dichiarazioni del 9 ottobre 2009 che i soldi dovevavo servire ad altro invece che al ponte, erano dettate da altre ragioni meno nobili. Lei sa bene che e’ tutta l’Italia che naufraga nel fango non solo GIampilieri, ci pensi prima di aprire bocca incautamente la prossima volta. Forse la natura non vota UDC e non e’ neppure cattolica.

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