Fratelli d'Italia in corteo a Reggio per nuove politiche sull'immigrazione. C'è anche Messina

Fratelli d’Italia in corteo a Reggio per nuove politiche sull’immigrazione. C’è anche Messina

Fratelli d’Italia in corteo a Reggio per nuove politiche sull’immigrazione. C’è anche Messina

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venerdì 17 Ottobre 2014 - 17:30

Domani, sabato 18, Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale si riunirà a Reggio Calabria per il Corteo Tricolore per dire basta alle attuali politiche nazionali sull'immigrazione. Dalla Sicilia partiranno 4 pullman, l'appuntamento è alle 12.45 presso gli imbarchi privati.

“Basta immigrati, pensiamo agli italiani”. Sanno che basta lo slogano per attirare l’etichetta di “razzisti”, ciò che vogliono far capire è che per loro l’accoglienza è un’altra cosa e l’Italia intera deve capirlo e farlo comprendere all’Europa. Scenderanno in piazza per la “Catena Tricolore”, a guidare il corteo ci sarà Giorgia Meloni. Fratelli d’Itala-Alleanza ha dato appuntamento per domani, sabato 18, a Reggio Calabria. Ci sarà anche Messina, lo hanno annunciato Giuseppe Sottile, coordinatore provinciale di FDI-AN, Carmen Bruno dell’Assemblea Nazionale FDI-AN, Ciccio Rizzo dell’Assemblea Nazionale e costituente regionale FDI-AN,Giovanni Villari e Federico Merlo, fondatori di FDI-AN a Messina, Daniele Travisano, consigliere IV circoscrizione, il consigliere comunale Piero Adamo, Ferdinando Croce e Piero Gatto dell’assemblea cittadina FDI-AN.

Dalla Sicilia partiranno 4 pullman, il concentramento da Messina è fissato ale ore 12:45 presso la biglietteria Caronte, appuntamento a Reggio Calabria alle 15 sul lungomare.

“Sono ormai fin troppo chiare le proporzioni del fenomeno immigrazione, che da diversi mesi – in conseguenza dell’Operazione Marenostrum, accolta fin troppo a braccia aperte dal nostro Governo e tuttavia rivelatasi sostanzialmente fallimentare, con una gestione dei livelli sanitari tanto precaria quanto incontrollabile – sta permettendo a migliaia di migranti di rifugiarsi nel nostro Paese beneficiando dello status di richiedenti asilo. La revisione delle disposizioni comunitarie che a tutt’oggi addossano pressoché esclusivamente sull’Italia oneri e costi per il mantenimento di ogni singolo immigrato è rimasta un mero slogan, senza dimenticare l’illegittimo e inopinato taglio al “Fondo di rimpatrio per i clandestini”, che doveva esser destinato alle attività logistiche di accoglienza. Come se non bastasse, abbiamo assistito all’abolizione del reato di immigrazione clandestina da parte del nostro Governo, che così operando lancia al mondo intero il chiaro messaggio su una nostra totale e supina disponibilità ad accogliere un flusso migratorio nei numeri sempre meno quantificabile e proveniente dalle acque del Mediterraneo, vero e proprio cimitero del mare. Siamo italiani, accoglienti e solidali, ma è necessario far fronte ad una emergenza ormai divenuta ordinaria routine. Dal 2013 a oggi, il numero degli immigrati si è raddoppiato, e con esso purtroppo anche quello dei morti (il bilancio dei decessi accertati nell'ultimo anno è di 2.000 unità, cui vanno aggiunti coloro che si sono rovesciati nel Mediterraneo prima di stabilire un contatto con la Marina Militare italiana). Se si vogliono realmente aiutare migranti e rifugiati, si devono impedire le partenze degli scafisti, occorre che l'Onu organizzi nei paesi del Nord-Africa dei centri organizzati per l’ordinata raccolta e il convogliamento delle richieste di protezione internazionale, coinvolgendo tutti i paesi interessati. Servono accordi bilaterali per creare sviluppo, infrastrutture, occupazione nel Terzo Mondo, impedendo che milioni di persone possano finire in Occidente a vivere di stenti o a consegnarsi nelle mani della malavita organizzata”.

Questi i motivi del corteo. Per una tematica che tocca Messina molto da vicino, visto l’alto numero di migranti che da un anno sono sbarcati in città.

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