Da ieri i mezzi del Comune sono all'opera sul litorale di Galati per abbrancare quanta più terra possibile e proteggere l'abitato dalla furia del mare. Questa mattina nuovo sopralluogo. Lo scirocco però rende la situazione più preoccupante. Già molta terra è stata trascinata via
A Galati Marina il vento di scirocco che soffia ormai da ore tiene con il fiato sospeso gli abitanti della zona. Il mare fa paura e si avvicina sempre di più. Ieri sono scattati gli interventi tampone del Comune per limitare quanto più possibile i danni e fino a questa mattina i mezzi del movimento terra di Palazzo Zanca hanno abbancato quanta più terra possibile per formare delle dune a protezione delle case e delle strutture che si trovano sulla spiaggia.
Lo scirocco però che soprattutto nelle ultime ore ha iniziato a soffiare con più potenza sta già minacciando la barriera di terra, il timore dei residenti è che questa protezione non sia sufficiente ad evitare che l’acqua arrivi fin dentro alcune delle case più esposte e la situazione dovrà essere monitorata costantemente nelle prossime ore.
Interventi tampone che quantomeno stanno evitando danni ben più seri ma che non possono certamente bastare. Li ha ordinati il sindaco Renato Accorinti dopo i sopralluoghi dell’assessore Sebastiano Pino e i tecnici comunali della Protezione civile, siglando ieri un’ordinanza che ha dato il via libera ai mezzi comunali per intervenire sul litorale di Galati. Anche questa mattina l'assessore Pino è stato in sopralluogo nella zona insieme al presidente del I quartiere Enzo Messina, il consigliere Alfredo Manganaro, il Rup del progetto Armando Mellini.
In tutto ciò, si resta ancora in attesa dei due interventi che Galati aspetta ormai da mesi con trepidazione e speranza. Ci sono i due interventi inseriti nel Patto per il Sud e finanziati con il Masterplan che prevedono due tranche di lavori: un primo intervento urgente e provvisorio da 200 mila euro per la rifioritura e la manutenzione ordinaria della barriera radente collocata nel tratto compreso tra il complesso “Case “Raciti” e il campo di calcio tra i villaggi S. Margherita e Galati Marina, un secondo intervento sempre urgente e provvisorio da 736 mila euro per prolungare la barriera di massi. In questo momento però c’è in corso una diatriba tra Arpa e Assessorato regionale all’Ambiente, ci sono problemi burocratici che stanno momentaneamente bloccando l’iter, si sta cercando di fare pressing per sbloccare al più presto la situazione, ma il risultato è che anche questa volta il litorale di Galati non era pronto ad affrontare il maltempo.
Adesso questa terra che il mare inevitabilmente trascinerà andrà con molta probabiltà a depositarsi a Tremestieri, creando nuovi disagi al Porto. Un cane che continua a mordersi la coda. Sarà così fino a quando non ci saranno interventi definitivi e risolutivi. Intanto sulla spiaggia si lavorerà anche domani e comunque fino a quando si rivelerà necessario per tenere in sicurezza l’abitato.
Francesca Stornante
TUTTI QUESTI ESPERTI…….PERCHE NON DICONO CHE QUANDO AMPLIERANNO IL PORTO SCOMPARIRA’ TREMESTIERI