Maregrosso, condannato l'ex sindaco Accorinti per la mancata bonifica

Maregrosso, condannato l’ex sindaco Accorinti per la mancata bonifica

Alessandra Serio

Maregrosso, condannato l’ex sindaco Accorinti per la mancata bonifica

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mercoledì 29 Ottobre 2025 - 19:10

La discarica segnalata nel 2017 e sequestrata nel 2019. Sentenza anche per la Giunta, dirigenti pubblici e titolare dell'impianto

Si chiude con tre sole condanne, per uno solo degli “episodi” contestati, il processo sulla mancata bonifica e il recupero del waterfront. Alla sbarra c’erano l’ex sindaco Renato Accorinti, la sua Giunta, il gestore della discarica di Maregrosso sequestrata nel 2019, dirigenti comunali e regionali. Le accuse, contestate a vario titoli, riguardavano il mancato utilizzo dei finanziamenti per la bonifica e il recupero dell’area, l’omessa vigilanza sul procedimento e la presunta mancata attivazione per la bonifica della discarica stessa che, malgrado lo sgombero coatto, è rimasta a lungo nell’area.

La sentenza

rifiuti maregrosso discarica sequestro 2019
2019, sequestro discarica Maregrosso

La I sezione del Tribunale (presidente Sciglio), ha condannato Accorinti e i dirigenti comunali Antonio Cardia e Giampaolo Nicocia rispettivamente ad un anno e 4 mesi, un anno e 8 mesi (pena sospesa per tutti) per il mancato utilizzo dei fondi regionali per la bonifica della discarica.

Prescritto invece il reato ambientale contestato a Salvatore Croce, titolare dell’impresa che gestiva l’area sequestrata, mentre per gli altri reati contestati, sempre legati al procedimento di utilizzo dei 400 mila euro di fondi regionali, sono stati assolti sia Accorinti che la Giunta, così come gli altri dirigenti imputati. Assolti del tutto, quindi: Sergio De Cola e Sebastiano Pino, i dirigenti comunali Romolo Dell’Acqua, Natale Maurizio Castronovo e Domenico Signorelli, i dirigenti regionali Aldo Guadagnino, Marco Messina.

Il Collegio ha quindi in parte accolto le tesi dei difensori, gli avvocati Nicoletta Milicia, Salvatore Giannone, Alberto Gullino, Marco Di Mauro, Maria Puliatti, Carmelo Picciotto, Adriana La Manna, Roberto Materia, Isabella Barone, Antonio Catalioto, Rosa Di Bernardo e Cinzia Picciolo.

400 mila euro di finanziamento regionale

L’Accusa contestava il fatto che la discarica era venuta alla luce col primo controllo della Capitaneria nel 2017 ma, malgrado i 400 mila euro di fondi regionali stanziati per la bonifica, nel 2019 era ancora lì. Alla base della perdita del finanziamento c’era la mancata istruzione della pratica, spiegò l’Accusa. Il risultato fu la perdita di somme residue non utilizzate per 233mila euro: 115mila 248 euro per il primo finanziamento e 117mila 831 euro per il secondo.

2 commenti

  1. Accorinti politicamente è stato quasi il nulla…
    Adesso sia coerente con le sue idee e vada ad aiutare i poveri nel mondo di tasca sua, partendo da Gaza.

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  2. Accorinti forse uno dei peggiori sindaci che Messina abbia mai avuto, incompetenza assoluta.

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