Marino: “Tram e metroferrovia basilari nel nuovo piano del traffico”

Marino: “Tram e metroferrovia basilari nel nuovo piano del traffico”

Marco Ipsale

Marino: “Tram e metroferrovia basilari nel nuovo piano del traffico”

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mercoledì 20 Febbraio 2019 - 13:51

L'analisi del direttore tecnico della società affidataria. Ad oggi la metroferrovia non è ben sfruttata e la priorità semaforica al tram non è mai stata attuata

MESSINA – In teoria i piani funzionano, in pratica è altra storia. Guido Francesco Marino, direttore tecnico di Tps Pro, la società perugina che si è aggiudicata la redazione del nuovo piano del traffico, analizza il quadro conoscitivo emerso dalle primi analisi.

“L’attuale trasporto pubblico locale ha una struttura a pettine da manuale – dice -, con la metroferrovia, lo shuttle e il tram”. Il problema è che la metroferrovia è utilizzata pochissimo a causa della mancata integrazione tariffaria con l’Atm. “Ci sono margini di miglioramento – prosegue Marino – servono modifiche infrastrutturali per l’accessibilità alle stazioni e ai parcheggi di interscambio”.

A proposito di parcheggi, “quelli per le aree centrali sono insufficienti” ma comunque “Messina ha un problema traffico non a livelli tali da allarmarsi”.

L’obiettivo principale è quello di aumentare l’appetibilità del trasporto pubblico. Prima cosa da fare? “La priorità al tram ai semafori, perché servirebbe ad aumentare velocità e frequenza” – continua Marino, ma anche questo sembra uno dei misteri di questa città, se ne parla da anni senza che si sia riusciti ad adottare questa decisiva soluzione su tutta la linea tranviaria.

Le isole pedonali, infine, “sono fondamentali ma bisogna trovare il giusto equilibrio per garantire frequentazioni consistenti, sennò diventano desolanti”.

Tutto confermato dal vicesindaco Salvatore Mondello, soprattutto sul tema dei parcheggi e della zona a traffico limitato. “Al momento abbiamo solo parcheggi a pagamento, non c’è una vera area limitata al transito delle auto, è una situazione che va rivista. Poi serviranno altri parcheggi in posizioni strategiche intermodali, in aree che abbiamo già individuato, in modo tale da incentivare il trasporto pubblico. In pratica si potranno lasciare le auto in parcheggi all’esterno di una vera ztl. Ma tutto va visto in un’ottica complessiva, non solo settoriale, cioè il pums (piano urbano della mobilità sostenibile, ndr) per il quale abbiamo ottenuto un finanziamento, il put (piano urbano del traffico, ndr), il pup (piano urbano parcheggi, ndr) e il nuovo prg (piano regolatore generale, ndr).

(Marco Ipsale)

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