Nursind Capital City. Parte da Messina la protesta pacifica degli infermieri

Nursind Capital City. Parte da Messina la protesta pacifica degli infermieri

Nursind Capital City. Parte da Messina la protesta pacifica degli infermieri

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venerdì 17 Marzo 2017 - 08:24

Attraverso un tour di sit-in informativi nelle diverse città siciliane, si cercherà di sensibilizzare la popolazione su quello che è il nesso logico tra carenze di personale e servizi all’utenza, molto spesso sotto gli standard della decenza, con la prima… vera rivoluzione (pacifica) infermieristica

Parte da Messina il prossimo 21 marzo la prima manifestazione pacifica di protesta. Attraverso un tour di sit-in informativi nelle diverse città siciliane, si cercherà di sensibilizzare la popolazione su quello che è il nesso logico tra carenze di personale e servizi all’utenza, molto spesso sotto gli standard della decenza, con la prima…vera rivoluzione (pacifica) Infermieristica.

“NurSind Capital City – afferma Osvaldo Barba, dirigente nazionale NurSind – trova l’approvazione ed il sostegno da parte di tutti, in primis del Direttivo Nazionale. Puntiamo molto sulle manifestazioni itineranti previste per far sì che i problemi insoluti legati all’esercizio della professione infermieristica siano conosciuti e, se possibile, dibattuti con la cittadinanza. L’infermiere è il catalizzatore di quelli che sono i bisogni dell’utente rapportati all’organizzazione del lavoro, molto spesso inesistente per la sottostazione organica degli ospedali. Le aggressioni- prosegue Barba- cui molto spesso sono vittime gli infermieri, altro non sono che il risultato di una politica sanitaria nazionale ed ancor più regionale, che tra annunci faraonici e auto acclamazioni, produce come unico risultato uno stallo organizzativo-procedurale pericolosissimo tanto per gli esercenti la professione infermieristica quanto per l’utenza”.

Francesco Frittitta, coordinatore regionale NurSind Sicilia sottolinea che con l’approvazione dei nuovi Lea l’unica cosa di cui non si è tenuto conto sono le risorse umane e professionali che dovrebbero erogarle. “L’impegno del nostro sindacato- afferma Frittitta- nel sollecitare la Regione Sicilia e l’assessorato alla salute, affinché si proceda con l’immissione in servizio di infermieri, ostetrici e personale di supporto, è quanto mai vivo e ossessivo; quello che ci preoccupa è che alla luce delle problematiche politiche nazionali e regionali, si posa avere un ulteriore rallentamento di tali procedure che rischiano di far collassare la sanità siciliana. E’ altresì importante che tutti i colleghi infermieri prendano coscienza della reale problematica di carenza assistenziale e smettano di lamentarsi nei corridoi e prendano una posizione netta a difesa dei cittadini”.

La segreteria territoriale NurSind di Messina, da cui si partirà con la prima delle manifestazioni, risponde al rettore dell’Università in merito ai 71 milioni di euro nel triennio 2016/2018 di soldi pubblici che sono e saranno investiti per il Policlinico. La domanda sorge spontanea: “Le cifre sono onnicomprensive dei costi per l’ulteriore assunzione di personale? A fronte di nessuna assunzione arriva di contro la rabbia degli utenti che trovano negli infermieri la vera valvola di sfogo per risposte semplici a dilemmi oramai usuali”.

“Da tempo – afferma Massimo Latella, referente aziendale NurSind Policlinico – ci vengono segnalate aggressioni verbali, ma anche fisiche, che a volte passano sotto silenzio, anche dai reparti (Chirurgia Vascolare, Pneumologia…) e non solo dal Pronto Soccorso, dove gli utenti stazionano continuamente accanto al loro congiunto. In molti casi pretendendo ed, in casi estremi, aggredendo gli infermieri. La disastrosa situazione- prosegue Latella- a livello nazionale e regionale precipita a cascata in ogni realtà e tutti i nodi di un’aziendalizzazione sfrenata vengono al pettine, dove con budget, spese e profitti hanno di fatto creato delle aziende economiche e non di salute; il termine paziente è stato trasformato in utente, il termine infermiere è visto solo come una spesa, non contando anche sui recenti studi Rn4cast che affermano esplicitamente che più infermieri = più salute quindi più risparmio, questo purtroppo non è stato ancora recepito e si pensa solo a tagliare le spese considerate inutili. Però qualcuno dice che verranno pagati fior di soldi con i progetti e gli straordinari?”.

Risponde con disappunto il segretario territoriale NurSind di Messina, Ivan Alonge: “Sì, ma con gli stessi soldi del personale presi inopportunamente dal fondo della produttività e che quindi mancheranno in seguito per la valutazione delle performance. Dopo il danno la beffa poiché solo ad una piccolissima percentuale degli aventi diritto è stata attribuita la progressione economica orizzontale, ben al di sotto della tanto famigerata legge Brunetta”.

Da tutto quanto sopra nasce NurSind Capital City, una manifestazione pacifica di protesta; nei vari tour si incontreranno anche i politici per far sì che il mandato conferito loro dalla popolazione diventi un’assunzione di responsabilità per problemi noti e purtroppo diffusi di cui non possono far finta di non sapere.

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