Matilde Siracusano (Fi): "La parola "ponte" manda in tilt il governo"

Matilde Siracusano (Fi): “La parola “ponte” manda in tilt il governo”

Redazione

Matilde Siracusano (Fi): “La parola “ponte” manda in tilt il governo”

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giovedì 31 Marzo 2022 - 07:05

La deputata di Forza Italia: "Lo studio di fattibilità del Ponte sullo Stretto di Messina è una presa in giro"

MESSINA – La deputata messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano, torna a parlare del Ponte sullo Stretto, una battaglia che porta avanti da tempo. Lo fa partendo da una notizia che riguarda direttamente il governo e una decisione del ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. “Ha commissionato a Rfi uno studio di fattibilità in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, optando per un progetto che a quanto si apprende dovrebbe essere a più campate”.

Siracusano: “La parola Ponte manda in tilt il governo”

“Andando per logica – prosegue Matilde Siracusano -, uno immaginerebbe che Palazzo Chigi ha dunque in programma una possibile futura costruzione di questa grande e strategica opera pubblica. Ma poi, invece, allo stesso tempo, accade che l’esecutivo va in tilt se alla Camera dei deputati all’interno di un ordine del giorno alla legge costituzionale sull’insularità si vuole inserire la parola ‘Ponte’, e pretende di sostituirla con il concetto di ‘collegamento stabile’ tra Sicilia e Calabria”.

“Studio di fattibilità una presa in giro”

Insiste la deputata: “Stiamo parlando della stessa cosa, perché è francamente impossibile immaginare che un collegamento stabile possa essere quello attuale, garantito con tempi biblici da navi traghetto e aliscafo. Prendiamo atto del cortocircuito lessicale del governo, ma a questo punto siamo sempre più convinti che lo studio di fattibilità sul Ponte sullo Stretto di Messina sia una presa in giro, per il Parlamento, e soprattutto per i cittadini siciliani e calabresi”.

3 commenti

  1. Ma ancora parliamo di Ponte?
    Con tutto quello che manca a Messina e in Sicilia, parliamo di grandi opere?
    Acquedotti, ponti, ferrovie, impianti di depurazione, impianti di trattamento dei rifiuti, ecc, devo continuare ancora? Sono diventato vecchio ma i problemi rimangono quelli di 40 anni fa.
    Perché agitare il fantasma del Ponte? Cos’è, un’arma di distrazione di massa?
    Non abbiamo i soldi per ridurre le bollette del gas e vogliamo spendere miliardi per un’opera che ci fa risparmiare mezz’ora di viaggio e, una volta superato lo Stretto, ci lascia nelle buche dell’autostrada Messina Catania?
    Ma un po’ di pragmatismo invece della solita supponenza, no???

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    1. E il sistema di traghettamento è quello di 100 anni fa !!

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    2. NO, il Ponte è il viatico per risolvere, si spera, una volta per tutti i problemi di cui parla anche se ci sono coloro che sono contro l’ammodernamento e il miglioramento proprio di quei problemi.

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