Matrimoni e unioni civili fuori dai locali comunali, c'è il primo sì al regolamento

Matrimoni e unioni civili fuori dai locali comunali, c’è il primo sì al regolamento

Giuseppe Fontana

Matrimoni e unioni civili fuori dai locali comunali, c’è il primo sì al regolamento

martedì 30 Gennaio 2024 - 17:32

L'approvazione spetta al Consiglio, ma sono già previsti emendamenti e modifiche. Si discuterà di tariffe, luoghi e celebranti

MESSINA – Il nuovo regolamento sui matrimoni e sulle unioni civili fuori da Palazzo Zanca, che modifica e implementa quello approvato nel 2022, passa in Consiglio comunale. La terza commissione presieduta dalla consigliera della Lega Emilia Rotondo ha ospitato l’assessore ai Servizi per il cittadino, Massimiliano Minutoli, e la dottoressa Laura Strano, del dipartimento affari generali, che ha istruito la delibera.

Una manifestazione di interesse per l’elenco dei luoghi

Dopo una lunga discussione, è arrivato il voto favorevole che porterà il documento in aula per l’approvazione del Consiglio comunale (e lì saranno proposti emendamenti e modifiche, come già promesso in fase dibattimentale dai consiglieri). Con il nuovo regolamento si vogliono inserire norme per regolamentare le celebrazioni anche fuori da Palazzo Zanca e dagli uffici comunali. Si parla di “strutture ricettive ed edifici di particolare pregio storico, architettonico, ambientale o artistico”, che saranno individuati attraverso una manifestazione di interesse. Poi sarà stilato un elenco che dovrà essere approvato, ancora una volta, dal Consiglio comunale. E la celebrazione di matrimoni e unioni civili in questi luoghi sarà assoggettata “ad apposite tariffe, variabili in relazione al luogo”.

Le tariffe

Attualmente si parla di 100 euro per la sala matrimoni di Palazzo Zanca in giorni feriali fuori dall’orario di servizio, mentre è gratuita negli orari di servizio stesso e costa 200 dalle 10 alle 12 del sabato e 300 dalle 16 alle 18.30 dello stesso giorno. Per gli altri luoghi si parla invece di 500 euro per i giorni feriali, 700 euro tra le 10 e le 12 del sabato e 800 tra le 16 e le 18.30. Fa eccezione la chiesa sconsacrata di Santa Maria Alemanna, che costa 500 euro nei giorni feriali, ma sabato passa a 600 e 700, rispettivamente nelle fasce tra le 10 e le 12 e tra le 16 e le 18.30. Tanti i dettagli da discutere in Consiglio comunale, relativi ai luoghi, alla manifestazione d’interesse, alle tariffe e agli ufficiali celebranti.

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