Maturità 2024, "che emozione la prima prova" VIDEO

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Redazione

Maturità 2024, “che emozione la prima prova” VIDEO

mercoledì 19 Giugno 2024 - 18:13

La voce ai maturandi messinesi, in attesa del secondo scritto di giovedì. Ecco che tracce hanno scelto

di Giuseppe Fontana e Marco Olivieri

MESSINA – Maturità 2024: il giorno del primo scritto d’italiano.  A Messina e provincia risultano 5020 i maturandi. Abbiamo intervistato ragazze e ragazzi messinesi subito dopo aver consegnato il foglio della prima prova.

Maria Pia Laganà e Martina Galletta (nella foto in evidenza), 5A del liceo classico “Maurolico”, hanno scelto rispettivamente la traccia di Ungaretti e di Pirandello. “Abbiamo preferito l’analisi di un testo congeniale allo studio fatto durante l’anno e ora siamo un po’ in tensione, ma fiduciose, per lo scritto di greco”, hanno detto, appena uscite dalla prova. Rispettivamente Medicina e Psicologia clinica nel loro futuro, come scelte universitarie dopo la maturità.

Appaiono sereni anche Emanuele Scaramuzzino e Luigi Autru Ryolo, della 5B del “Maurolico”. Ha osservato Scaramuzzino, anche lui subito dopo la prima prova: “Un’esperienza significativa ed emozionante perché alla fine di un ciclo della nostra vita. Ho scelto la traccia storica sulla guerra fredda,  da Storia d’Europa di Giuseppe Galasso. La storia è la mia grande passione e ho potuto collegare degli aspetti sociologici e filosofici del ventesimo secolo. E mi sono sentito più libero di spaziare, di dare voce all’immaginazione”.

A sua volta, Autru Ryolo: “Io ho invece scelto Riscoprire il silenzio di Nicoletta Polla-Mattiot. L’ho trovato affine a quanto ho fatto in questi anni e al significato del silenzio come artificio retorico. Mi sono quasi divertito nel farlo. Il futuro? Ogni giorno di più sono convinto d’iscrivermi a Giurisprudenza”. Al contrario, Scaramuzzino andrà all’estero: “Studierò a Edimburgo Politics Philosophy and Economics, con l’idea di intraprendere una carriera accademica”.

Andrea Giannino, della 5AE del Liceo superiore statale “Felice Bisazza”, indirizzo di Scienze umane con opzione economico-sociale, ha raccontato invece: “Ho scelto la tipologia C2, quella sul diario segreto e i social come oggetto di sfogo:  Profili, selfie e blog di Maurizio Caminito. Si tratta di una traccia che mi ha permesso di scrivere molto. Ho scartato le altre perché avevo paura di perdermi tra una domanda e l’altra, magari ragionando troppo e rischiando. E non ho scelto la tipologia B perché non mi ispiravano i testi e gli argomenti storici proposti. Alla fine ho preferito andare sul mio punto forte, cioè il tema, perché sapevo di poterlo affrontare al meglio”.

Carola Bonanno, 5A del Linguistico al “Bisazza”, racconta a sua volta: “Ho preferito il tema del silenzio, da un testo di Nicoletta Polla-Mattiot. In generale, il ministero ha scelto tracce interessanti e fattibili. Da parte mia, sono rimasta tranquilla anche perché la Commissione è stata molto accogliente e ha creato un clima sereno. Abbiamo scherzato con i docenti, che si sono dimostrati disponibili”.

“Quel tema sui social ci ha ispirati”

Ed ecco Emanuele Maurotto, 5B Scienze Umane del “Bisazza”: “Ho scelto un testo argomentativo di attualità. In primo piano il tema del diario, che ormai non esiste più. Il sé e l’io interiore, all’interno dei giovani, sono gli argomenti affrontati, partendo da Profili, selfie e blog di Maurizio Caminito, con uno spunto legato al diario di Anna Frank. Le sensazioni sono del tutto positive. I membri della Commissione ci hanno messo a nostro agio. Una prima prova tranquilla ma aspettiamo con ansia domani”.

Giulia Lanzafame, 5BS scientifico del “Bisazza”, a sua volta spiega: “Ho scelto un tema sui social e il mondo vicino a noi giovani (sempre Profili, selfie e blog di Maurizio Caminito, n.d.r.). Le sensazioni? Tutto molto emozionante. Mi aspettavo che uscisse quest’argomento a causa della sua stringente attualità”.

E infine Cristina Grasso, 5AE del “Bisazza”, indirizzo di Scienze umane con opzione economico-sociale: “Le tracce? Quasi tutte semplici ma non mancava qualche complicazione. Io ho deciso di trattare il discorso di Maurizio Caminito, che si poneva domande sui social e sui blog. Da adolescente, sento molto questo tema. E mi interrogo spesso su questi strumenti. Nella prova scritta, mi sono soffermata sia sui loro aspetti positivi, sia su quelli negativi. E mi sono resa conto che sono di più quelli negativi. O, almeno, io ne ho individuati di più negativi. Magari è la mia opionione. Sapevo comunque di poter ampliare la traccia con le mie conoscenze ed esperienze”.

Continua Cristina Grasso: “Mi attirava, di questo scritto, il fatto che l’autore s’interrogasse sul motivo per cui è scomparso il diario segreto. Caminito ha dato la colpa all’avvento dei social, delle tecnologie e dei blog. Secondo lui, non si scrive il diario segreto perché noi non vogliamo più conoscere noi stessi ma, bensì, farci conoscere dagli altri. Si vive solo per apparire belli e migliori agli occhi degli altri. Tutti indossiamo maschere e fingiamo. Io proprio per questo ho deciso di trattare questo tema, trovandolo stimolante. Lo sentivo mio”.

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