Scaletta Zanclea, sospeso ispettore di Polizia Municipale

Scaletta Zanclea, sospeso ispettore di Polizia Municipale

Alessandra Serio

Scaletta Zanclea, sospeso ispettore di Polizia Municipale

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martedì 13 Maggio 2014 - 22:28

Sospeso per due mesi il vigile urbano Francesco Micalizzi, coinvolto nell'indagine che ha portato agli arresti del capo ufficio tecnico e un libero professionista. Intanto i carabinieri acquisiscono nuovi atti e indagano a 360 gradi sull'edilizia post alluvione

E' una inchiesta a piu' ampio raggio quella che ha portato ai domiciliari gli ingegneri Salvatore Calabro' e Antonino Porcello, rispettivamente responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Scaletta Zanclea e libero professionista messinese. I carabinieri, dopo gli arresti, sono tornati negli uffici comunali e acquisito parecchia documentazione, non soltanto quella strettamente relativa alla pratica al centro della vicenda. Al vaglio c'è ora l'intensa attivita' nel piccolo comune devastato dall'alluvione del 2009 e quindi subito dopo destinatario di finanziamenti e contributi per lavori, gestiti per lo piu' con la somma urgenza. Intanto i due interessati si sono presentati davanti al gip Maria Teresa Arena per gli interrogatori di garanzia. Entrambi hanno risposto e fornito la loro versione dei fatti. In particolare il faccia a faccia tra il giudice e l'ingegnere Calabro' è durato circa un'ora e mezza. "Siamo certi di poter dimostrare l'insussistenza degli illeciti contestati", dice il suo difensore, l'avvocato Gianni Miasi. Interrogato anche l'ispettore di Polizia Municipale Francesco Micalizzi, assistito dall'avvocato Giovanni Calamoneri. Il giudice lo ha poi sospeso per due mesi dalle funzioni, come richiesto dal pm Diego Capece Minutolo, coordinatore delle indagini. Accertamenti scattati nel novembre scorso quando un imprenditore edile ha denunciato di aver ricevuto una richiesta di "mazzetta" da 10 mila euro da Calabro' per sanare delle opere a corredo del suo capannone commerciale. Calabro' gli avrebbe prima caldeggiato il professionista messinese poi ha sequestrato una parte delle opere. L'ingegnere Porcello gli avrebbe fatto capire che la parcella serviva a pagare anche il funzionario pubblico per ottenere l'autorizzazione in sanatoria. Contro di loro, secondo gli inquirenti, un verbale di sopralluogo falso e postdatato e le intercettazioni telefoniche ed ambientali.

Alessandra Serio

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