"Meno discriminazioni e più valori", Russo chiede la modifica dello Statuto comunale

“Meno discriminazioni e più valori”, Russo chiede la modifica dello Statuto comunale

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“Meno discriminazioni e più valori”, Russo chiede la modifica dello Statuto comunale

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martedì 24 Settembre 2019 - 08:01

Presentata una proposta di deliberazione. Il consigliere: "Sono sempre più diffuse forme di organizzazione politica che espressamente si richiamano a prassi autoritarie o discriminanti nei confronti delle minoranze sociali”

MESSINA – Una proposta di deliberazione per modificare l’articolo 4 dello Statuto comunale, finalizzata ad inserire “tra i valori ispirativi dell’azione politica della città anche il contrasto e il divieto di forme di propaganda politica, sociale ed associativa, che si ispirino ai regimi liberticidi e totalitari. Lo stesso discorso vale per tutte “le azioni che siano mirate a discriminazioni di qualsiasi natura nei confronti delle minoranze sociali”.

A presentare la proposta è stato il consigliere comunale Alessandro Russo, il quale ha evidenziato che la stessa era stata “più volte richiesta da associazioni di promozione sociale e soprattutto da ArciGay Messina, che si è sempre battuta per stimolare la politica cittadina verso percorsi di rispetto e inclusione di tutte le minoranze sociali”.

Russo sostiene che “sono sempre più diffuse forme di organizzazione politica che espressamente si richiamano a prassi autoritarie o discriminanti nei confronti delle minoranze sociali”. E pertanto si ritiene “di dover salvaguardare la tenuta democratica e valoriale della comunità messinese, rafforzando gli strumenti giuridici fondamentali della comunità onde porli espressamente a presidio di forme di tutela degli individui che rigettino inequivocabilmente le forme politiche liberticide”.

Il punto da inserire

Da qui la richiesta di modificare l’articolo 4 dello Statuto comunale, inserendo una nuova lettera (“P”) che reciti testualmente: “Non consentire attività politiche o associative – che si svolgano attraverso azioni di propaganda pubblica con immagini, discorsi o rappresentazioni – che si ispirino a qualsiasi regime totalitario e che per contenuti comunichino e propagandino idee volte a sostenere forme discriminazione di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, disabilità, orientamento sessuale, identità di genere e di ogni altro tipo di discriminazione o che anche solo con parole o comportamenti possano ledere la libertà e la dignità dell’individuo, della collettività o di qualsiasi gruppo considerato minoranza”.

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