Messa in moto la macchina della differenziata: cosa accadrà nei prossimi mesi

Messa in moto la macchina della differenziata: cosa accadrà nei prossimi mesi

Francesca Stornante

Messa in moto la macchina della differenziata: cosa accadrà nei prossimi mesi

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mercoledì 27 Marzo 2019 - 07:00

Ieri e oggi i primi step delle gare d'appalto per il noleggio dei mezzi e l'acquisto di tutto ciò che servirà per avviare il porta a porta in tutta la città

Per MessinaServizi inizia quella rivoluzione che nel giro di pochi mesi dovrà portare mezzi, attrezzature e tutto ciò che serve per dare il via alla grande sfida della raccolta porta a porta in tutta la città. Il sindaco Cateno De Luca ha annunciato che dal 1 giugno spariranno i cassonetti. Ed è quella la data cerchiata in rosso sul calendario di MessinaServizi, anche se i tempi sono davvero strettissimi.

Il porta a porta

Il presidente Pippo Lombardo è fiducioso ma prudente: «Se tutti gli ingranaggi che abbiamo messo in moto funzioneranno alla perfezione sarà possibile arrivare a quella data pronti per partire». E’ chiaro però che è difficile immaginare che già il primo giugno la città sarà libera da tutti i cassonetti. Sarà invece una fase delicatissima, che coincide anche con il non sempre facile periodo estivo. L’obiettivo resta il 65% di differenziata entro il 31 luglio, oggi Messina è al 22%. Per fare questo salto serve il porta a porta. Quindi i prossimi mesi saranno decisivi.

Le gare per mezzi e attrezzattura

Ieri è stato dato il via all’apertura delle buste per la prima gara bandita da MessinaServizi, quella per il noleggio dei mezzi necessari ai servizi. Domani toccherà alla gara per le attrezzature. Sono state presentate rispettivamente due offerte per le due gare. Le commissioni hanno iniziato a lavorare e se non ci saranno ricorsi si prevede un’aggiudicazione entro il prossimo mese e poi quindi l’arrivo di mezzi e attrezzature non prima del mese di maggio inoltrato.

Un investimento complessivo da quasi 10 milioni di euro che porterà a MessinaServizi 111 automezzi di varie dimensioni e caratteristiche e 9 spazzatrici per la raccolta porta a porta che saranno noleggiati per 24 mesi con la possibilità di un rinnovo di altri due anni e migliaia di cestelli, bidoni, cassoni, un lungo e dettagliatissimo elenco di tutto ciò di cui MessinaServizi ha bisogno per avviare il porta a porta nelle varie zone della città. Ogni utenza avrà cinque cestini in consegna, mentre i grandi condomini avranno i bidoni all’interno delle aree condominiali.

La consegna dei kit

Un’altra gara ancora aperta, c’è tempo per consegnare l’offerta entro il 12 aprile, è quella che MessinaServizi ha deciso di fare per affidare ad una società esterna la consegna dei kit della differenziata. Non sarà la società quindi ad occuparsi di consegnare ai cittadini i cestini per la differenziata, così come aveva fatto in passato Messinambiente, ma una ditta esterna che avrà 90 giorni di tempo per coprire tutta la città, suddivisa in tre grandi zone. Costo dell’investimento: 700 mila euro.

La comunicazione

Poi ci sono anche dei progetti in cantiere per informare i cittadini e fornire loro degli strumenti che possano facilitare il passaggio dal cassonetto al porta a porta. Come per esempio un’app che una volta scaricata sul proprio cellulare indica in quale cestino si devono buttare i vari rifiuti differenziati e fornisce indicazioni utili su giorni, raccolta e servizi.

La carne sul fuoco è tanta, sarà una fase difficile e molto dipenderà anche dalla buona volontà dei cittadini. MessinaServizi dovrà dimostrare di essere pronta e all’altezza di questo compito. Ma prima di tutto dovrà essere approvato il piano finanziario dei rifiuti che oggi torna in consiglio dopo lo stop di lunedì sera. Da quel piano dipendende la Tari 2019 e tutto il programma di investimenti, comprese le gare che tra ieri e oggi hanno visto l’apertura delle prime buste. Anche perché, come dice il proverbio, senza soldi non si canta messa.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. ZERO COMMENTI ??? Sono e siamo sbalordito/i ! Vuoi vedere che Cateno riesce ad impedire ai Messinesi di parcheggiare sui marciapiedi e sulle corsie preferenziali dei bus. Comunque, presto sarò a Messina e studierò il sistema e se va bene lo faccio adottare a Bolzano dove questi “Tedeschi” non riescono a togliere i cassonetti dalle strade .

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  2. Cominciate a riunirvi per concordare come difendere il sindaco quando il primo giugno tutti i cassonetti saranno ancora in strada. Per lo sbaraccamento ci avete propinato la barzelletta della dichiarazione di emergenza (il cui rifiuto era abbondantissimamente previsto), per le discariche abusive l’inciviltà è diventata improvvisamente l’unica responsabile, vediamo cosa vi inventerete il primo giugno.

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