L'uomo, molto noto in città, ha accusato un malore ieri sera. Vano l'intervento del 118
MESSINA – Messina dice addio a uno dei clochard, o senza fissa dimora, più celebri della città: Giuseppe Panebianco. Cuffie colorate in testa, difficile non averlo mai incontrato per strada o su qualche panchina, tanto d’estate quanto d’inverno. L’uomo ha accusato un malore dopo aver consumato la cena a Casa Aurelio, in via Emilia, e nonostante l’intervento del 118 è deceduto nella serata di ieri.
“Giuseppe ha chiuso gli occhi attorniato da persone che gli hanno voluto bene, che lo hanno accudito rispettando la scelta di vivere in strada e di andare a consumare un pasto o fare una doccia quando lui riteneva opportuno”, ha raccontato frate Giuseppe Maggiore sul sito “Il Sycomoro”, primo quotidiano di ispirazione cristiana e francescana in Sicilia.
“Chiesa e associazioni non stanno a guardare”
“La morte di Giuseppe in casa di accoglienza – prosegue frate Maggiore – è la dimostrazione che le associazioni, i servizi sociali, la Chiesa non stanno a guardare ma nel silenzio accolgono, rispettano e soprattutto amano, perché è l’amore verso l’altro che fa la differenza. Tutto il resto serve solo a strumentalizzare, a puntare il dito, a denigrare e ad infangare ciò che piano piano nel bene o nel male si sta costruendo da anni”.
da circa una settimana un altro povero uomo, un altro clochard, dorme sul marmo di un ingresso rientrato di una bottega sul Torrente Trapani basso, nelle vicinanze di un locale etnico. Dorme con il corpo piegato su un fianco sul gradino più alto e le gambe sugli altri due gradini più bassi rispetto al marciapiedi. Non ha coperte, non ha niente per ripararsi dal freddo. Ho cercato di telefonare ad un paio di queste organizzazioni che accolgono queste povere persone ma nessuno mi ha risposto.
Se qualcuno può segnalare la cosa ad una associazione assistenziali lo faccia. Grazie
Riposa in pace
Dispiace molto per Panebianco a Messina lo conoscevamo tutti non dava fastidio a nessuno sempre solitario con le sue mitiche cuffie.
Un grande abbraccio Caro Panebianco
La Chiesa? Ha appartamenti ed ampi spazi per accogliere queste persone, per dare loro un nido di accoglienza al caldo. Lo Stato Vaticano è il più ricco del mondo. Perché non gli avete dato un letto, un bagno, un rifugio degno di uomo. Si predica bene e si razzola male. Intanto lui è morto, altri moriranno nella strada, nella stretta fredda dell’inverno. La Chiesa dorme in letti e alloggi bel riscaldati. Vergognatevi di fronte a Dio. Trattate il vostro prossimo, i vostri fratelli come animali
Ciao Panebianco