Messina. Appello alla pace: "No alla guerra, accogliamo i rifugiati ucraini"

Messina. Appello alla pace: “No alla guerra, accogliamo i rifugiati ucraini”

Marco Olivieri

Messina. Appello alla pace: “No alla guerra, accogliamo i rifugiati ucraini”

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sabato 26 Febbraio 2022 - 13:40

Messinesi, ucraini e russi insieme in Piazza Unione Europea contro Putin nel sit-in della Cgil

MESSINA – Dire “sì” alla pace in una giornata di sole. Anche Messina dice “no” alla guerra di Putin a favore dell’indipendenza dell’Ucraina: messinesi, ucraini e pure di origine russa insieme a manifestare. L’iniziativa della Cgil Messina, stamattina in una piazza dell’Unione Europea affollata, ha raccolto l’adesione dell’Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia (sezione messinese), di cittadini, associazioni, movimenti per la pace. In particolare, era presente un gruppo di persone di origine ucraina, in prevalenza donne che vivono da anni a Messina. Bandiere della Cgil, della pace e dell’Ucraina, insieme, tra cartelli contro Putin e invocazioni al cessate il fuoco e a una soluzione pacifica, molti interventi e un canto finale di pace hanno animato la zona di fronte al Municipio.

Sindacalisti, pacifisti e associazioni

Tra i presenti, almeno un trecento, molti gli esponenti politici, sindacali e dell’associazionismo. Con il Coordinamento Donne della Cgil, Uisp e diverse altre realtà, hanno partecipato anche i dirigenti sindacali Pietro Patti, Grazia Maria Pistorino, Daniele David, Francesco Lucchesi; l’ex sindaco Renato Accorinti; l’attivista Antonio Mazzeo; l’avvocata Carmen Cordaro (Circolo Arci “Thomas Sankara”); il consigliere comunale Alessandro Russo (Partito democratico); l’ex consigliera comunale Ivana Risitano; l’esponente dei Verdi e professore Peppino Restifo; Citto Saija, una vita di militanza politica e culturale; la docente universitaria Lidia Lo Schiavo e la sociologa Tania Poguisch (Rifondazione comunista); l’ex consigliere di Quartiere Santino Bonfiglio (Rifondazione comunista); Cinzia Oliva e Lucia Guarino (Legambiente Messina), che hanno letto il comunicato nazionale della loro associazione; il cittadino Massimo De Salvo e il pacifista Alfonso Augugliaro; la dirigente scolastica Alessandra Minniti.

L’intervento del segretario Mastroeni

Il primo intervento è quello del segretario della Cgil di Messina, Giovanni Mastroeni: «Siamo qui per dire “no” alla guerra che provoca sempre gravissimi danni. Non siamo ancora immuni dalla pandemia e ci troviamo oggi a dover condannare l’invasione russa da parte di Putin, ingiustificabile. La nostra è una condanna senza se e senza ma: si tratta di un attacco a una nazione libera europea. La guerra fa sempre vittime e non risolve mai nulla. Siamo al fianco del popolo ucraino e auspichiamo che Putin ritrovi il senso di responsabilità e ritorni il dialogo. La guerra deve terminare subito. In tutte le piazze italiane stiamo manifestando per questo ed è chiaro che va fatta anche una riflessione sugli organismi internazionali, che così come sono non funzionano», sottolinea il segretario.

La professoressa Ostakhova

Docente di lingua russa all’Università di Messina, Tatiana Ostakhova è intervenuta con forza in rappresentanza non solo del gruppo ucraino ma in generale di chi parla la lingua russa: «Ringrazio tutti coloro che stanno manifestando qui a sostegno dell’Ucraina. Tutti coloro che vivono in questa città, chi da trent’anni come me, chi da un mese, non importa, sono da ringraziare, qualunque sia la loro provenienza, nel momento in cui esprimono la loro solidarietà. Le nostre parole non arriveranno alle orecchie di Putin ma io mi rivolgo a tutti coloro che parlano la mia lingua, ucraini o russi non importa. Io vorrei chiedere a voi tutti di contattare i vostri amici, parenti e conoscenti che stanno nella Federazione russa e raccontare loro la verità perché purtroppo la gente in Russia non conosce la verità. Molte persone ancora sostengono l’intervento di Putin, pensando che sia una missione. Si tratta di una guerra. Portate questa voce e raccontate questa guerra a tutti coloro che vivono in Russia», è l’appello della docente.

“Sostegno ai profughi ucraini”

Patrizia Maiorana, del Circolo Arci “Thomas Sankara” di Messina, ha evidenziato l’importanza di un sostegno europeo e italiano ai profughi, così come già è avvenuto a Messina: «Nella nostra città abbiamo già profughi provenienti da Doneck, Repubblica indipendente, ma ora dobbiamo mettere in salvo tutte le persone ucraine, con ponti aerei e ogni altro aiuto, contro questa aggressione a uno Stato libero e indipendente da parte di chi persegue un disegno di impero zarista sulle macerie dell’ex Unione Sovietica».

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Un commento

  1. Che tristezza, questa mattina. Non solo perché l’occasione era triste, ma perché, ancora una volta, i cittadini erano assenti.
    No, la piazza non era affollata, non lo era affatto. Mentre invece era questo il momento di esserci, di prendere parte, di metterci faccia e cuore, non solo per dimostrare vicinanza e solidarietà ai cittadini di nazionalità ukraina che vivono nella nostra città e che erano visibilmente preoccupati per il loro Paese e sofferenti per la sorte dei loro cari, ma per dare forza e sostanza alla parola PACE.
    Una cosa che sembra stare a cuore a tutti, la Pace, ma a parole, solo a parole.
    Era questo il momento di esserci. Io c’ero.

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