Messina, Articolo 1: "Si sottovaluta il rischio del dissesto finanziario"

Messina, Articolo 1: “Si sottovaluta il rischio del dissesto finanziario”

Redazione

Messina, Articolo 1: “Si sottovaluta il rischio del dissesto finanziario”

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mercoledì 12 Gennaio 2022 - 06:45

Il segretario provinciale di Articolo 1, di fronte ad uno scenario emergenziale, reputa un male incentrare il dibattito pubblico sulle dimissioni del sindaco De Luca

MESSINA – Saranno giorni ancora caldi tra le dimissioni, posticipate, del sindaco De Luca e le risposte che Articolo 1 aspettava e reputa insodisfacenti su Messina Servizi Bene Comune e Messina Social City. Il segretario provinciale Domenico Siracusano non vuole che il dibattito pubblico sia centrato, nuovamente, sulle dimissioni, più o meno imminenti, del sindaco De Luca. Al contrario vorrebbe che non si sottovalutasse il rischio del dissesto finanziario per il Comune di Messina dopo le osservazioni della Corte dei Conti.

Preoccupazione per le decisioni di De Luca

“Siamo preoccupati – dice Siracusano – della condizione di estrema difficoltà in cui la nostra città rischia di trovarsi, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, per le scelte e le decisioni assunte dal sindaco De Luca. Dietro gli atteggiamenti scomposti e le sceneggiate social che preannunciano le ennesime dimissioni per Messina rischia di aprirsi un baratro.

Archiviate troppo facilmente dal sindaco De Luca con un “risponderò punto su punto”, le osservazioni della Corte dei Conti sulla sostenibilità del piano di riequilibrio e, complessivamente, della condizione finanziaria del Comune pesano come un macigno sulle prospettive della città. La capacità di riscossione, il sistema della partecipate – tra disallineamento dei bilanci e soccorso finanziario -, la gestione del monte debitorio non sono questioni né semplici e né banali. Sarà complicatissimo rispondere alla Corte dei Conti e, se cosi fosse, il dissesto finanziario diventerà inevitabile”.

Le vere ragioni secondo Articolo 1

“Con la spada di Damocle del dissesto sulla testa del Comune il sindaco che fa? Ci racconta che si dimetterà per candidarsi alla Regione, perché Messina andrebbe difesa meglio da Palermo. La realtà dei fatti è un’altra, legittima per carità, ma che andrebbe chiarita. De Luca sceglie di interrompere la sindacatura per provare a raggiungere un obiettivo ulteriore della sua personale carriera politica. Legittimo, lo ribadiamo, ma non ci racconti che lo si fa per il bene della città. La sensazione di tanti è quella di un sindaco che fugge dalle proprie responsabilità.

Siamo francamente stufi, e con noi parte notevole della popolazione messinese. De Luca la smetta e ci sottragga a questo insopportabile stillicidio. Se pensa di fare altro, lo faccia. Messina non sopporterebbe ulteriori passi indietro o l’ennesimo teatrino del ritiro di dimissioni annunciate. Saranno poi gli elettori a valutare la responsabilità o l’irresponsabilità di un’intera esperienza amministrativa.

Messina ha bisogno di affidabilità. Serve finalmente un’operazione verità sui conti del Comune, che De Luca ha dichiarato più volte di avere fatto, ma che le osservazioni della Corte dei Conti smentiscono nei fatti. Messina ha bisogno di una nuova classe dirigente che la sappia guidare in una condizione che rischia di diventare emergenziale, anteponendo l’interesse generale a velleità di carriera e a smanie di protagonismo.
Non c’è più tempo da perdere”.

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