Tra accordi e protocolli, le forze dell'ordine e l'azienda energetica affrontano problemi come la sicurezza e la protezione del personale, ambiente e legalità
MESSINA – Dai falsi operatori che al telefono si spacciano per agenti Enel ma che poi vendono prodotti di altri gestori agli allacci abusivi ai contatori, passando per la sicurezza del personale della società che eroga l’energia a migliaia di famiglie. Sono questi i settori sui quali i Carabinieri di Messina si sono impegnati ad intervenire, insieme alla stessa Enel, impegni e collaborazione messi nero su bianco in un protocollo firmato a novembre scorso e che ora trova applicazione anche a Messina attraverso il Comando provinciale dell’Arma
Il protocollo anti truffe
Al riguardo la società energetica ha ricordato che i numeri telefonici autorizzati da Enel Energia possono essere verificati sul proprio sito e che i cittadini possono rivolgersi ai canali di contatto ufficiali per ogni segnalazione.
“I Carabinieri, come prima forza di polizia ambientale in Europa, hanno tra le loro priorità assolute la tutela dell’ambiente e della legalità – ha dichiarato il Colonnello Mauro Izzo, comandante del Reparto Operativo di Messina – priorità che sono state condivise formalmente con Enel e alle quali verrà data attuazione, anche in provincia di Messina, valorizzando le professionalità e le competenze specialistiche dei Carabinieri Forestali e di quelli del Nucleo Operativo Ecologico”.
“Lo sviluppo di una nuova forma di collaborazione con una prestigiosa istituzione come l’Arma dei Carabinieri – ha sottolineato Luca Moscatello, responsabile Security Affairs & Local Operations di Enel Italia – è in linea con il nostro impegno per la sostenibilità e ci permetterà di garantire maggiore sicurezza alle donne e agli uomini che lavorano in Enel e alle infrastrutture aziendali che garantiscono un servizio essenziale per l’intera Comunità”.