Economia

Messina, crisi delle imprese. Palella: “Pensiamo a far tornare i nostri ragazzi”. Quali sono i settori più colpiti

“Prima la parola d’ordine era non fare scappare i nostri giovani. Adesso, è triste ammetterlo, siamo ben oltre, e ora dobbiamo pensare a come farli tornare”. Siamo già dentro la crisi economica nera, secondo il presidente di Confesercenti Messina Alberto Palella, che fa il punto al lancio del corso di formazione per Cybersecurity specialist promosso insieme alla fondazione Puglia.

“L’ultimo decreto ristori dovrebbe aver allargato le categorie di imprese ammesse, ed è un buon segnale ma bisogna vederlo nel dettaglio. Adesso però bisogna pensare a trovare una strada per evitare che le cartelle esattoriali a pioggia diano l’ultima mazzata alle micro imprese in difficoltà”, spiega il presidente degli esercenti. Micro imprese che sono la maggioranza a Messina e che proprio in queste settimane fanno registrare un impennata delle chiusure delle attività. “Vediamo chiudere esercizi storici con oltre 30 anni di storia, nel cuore della città – spiega Palella – il che la dice lunga. I settori più in difficoltà sono quelli dello svago, non soltanto abbigliamento e ristoratori. Pensiamo alle discoteche, alla crisi nera delle sale cinema.”

La battaglia della categoria è quindi per dare alle aziende una boccata d’ossigeno nei confronti del peso sempre crescente del debito, debito con il sistema bancario e con lo stato. “Urge una sanatoria, un sorta di condono. Insomma dobbiamo trovare una strategia perché gli esercenti, che sin qui hanno resistito alla crisi pandemica “tappando i buchi”, ora non si ritrovino a dover alzare bandiera bianca”.